Espandi menu
cerca
Interstellar

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

Recensioni

L'autore

rocky85

rocky85

Iscritto dal 30 maggio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 49
  • Post 3
  • Recensioni 294
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Interstellar

di rocky85
9 stelle

"Forse l'amore é un artefatto di un'altra dimensione che non possiamo percepire consciamente... è l'unica cosa che possiamo percepire che trascende le dimensioni di tempo e spazio".

Christopher Nolan è indubbiamente uno dei più importanti autori del cinema moderno statunitense. Quello che più di tutti ha spostato gli assi del moderno cinema di genere, improntandolo ad una autorialità che ne mette in rilievo tutti gli aspetti morali, etici e politici. Nel suo cinema convivono da sempre queste due anime, ovvero la spettacolarizzazione da una parte e l'ansia di raccontare qualcosa di profondo dall'altra. Il suo cinema è un labirinto di emozioni, tensioni e arrovellamenti mentali. Interstellar, la sua ultima opera fantascientifica, è l'ennesimo esempio di questa sua idea di cinema, forse la più compiuta dal punto di vista dello scopo filmico. Parlare di Interstellar non è affatto facile, perché si tratta di un'opera che non si fa catalogare nè definire oggettivamente e che lascia enormi margini di discussione e svisceramento. La storia parte in un futuro imprecisato, nel quale il pianeta Terra sta diventando sempre più inabitabile e destinato inevitabilmente a scomparire a causa di una "piaga" che sta consumando l'ossigeno terreno evitando qualsiasi tipo di coltivazione. Per impedire ciò, si organizza una spedizione nello spazio alla ricerca di altri mondi in cui abitare, cui partecipa il pilota Cooper (McConaughey), vedovo che lascia sulla Terra due figlioletti, la più piccola dei quali legata a lui da un amore profondo e viscerale. Quello che scopriranno nella loro missione saprà ridefinire per sempre i destini dell'umanità. Nolan, che come in tutti i suoi film scrive anche la sceneggiatura insieme al fratello Jonathan, commistiona la fantascienza pura con il fantastico e mette insieme poco alla volta tutti i tasselli che aveva disseminato lungo il percorso. Interstellar è un viaggio favoloso che non smette per un attimo di stupire lo spettatore, con una costruzione delle sequenze che lascia attonìti ed estasiati. Fondamentale per questo scopo è l'apporto della bellissima ed elaborata colonna sonora di Hans Zimmer, che scandisce l'azione e contribuisce in maniera indelebile alla costrizione della tensione drammatica. Magnifica, da questo punto di vista, è tutta la parte ambientata sul pianeta abitato dal dr. Mann (Matt Damon, non accreditato nei titoli di coda), con la musica che accompagna la lunga e tesissima sequenza del salvataggio di Cooper ed il successivo ancoraggio sulla nave spaziale. Ma è tutto il film, dall'inizio, a non mollare mai le corde emotive di chi lo guarda, e di chi lo ascolta. Il cast è stellare: Matthew McConaughey conferma di essere l'attore del momento, in grado di non sbagliare un colpo in tutti i suoi ultimi ruoli (Mud, Killer Joe, Dallas Buyers' Club, True Detective e in questo ritratto di padre disperato e combattivo); gli fanno da spalla due bellezze inconfidibili e di elegante dolcezza come Anne Hathaway e Jessica Chastain; in ruoli minori un magnifico Michael Caine (sempre presente in tutte le ultime opere di Nolan), Matt Damon in una parte piccola ma significativa, il redivivo John Lithgow, Ellen Burstyn e Mackenzie Foy nel ruolo della giovane Murph, figlia di Cooper da piccola. Il tema principale di Interstellar è, come quasi tutti i film di Nolan, il tempo; il tempo visto come illusione, come confine tra lo spazio ed il percettibile, il tempo nella sua disperata lotta per recuperarne i limiti. Poco importa se, alla fine, c'è qualche buco di sceneggiatura, se qualche passaggio risulta poco chiaro e se il finale sembra troppo irrimediabilmente buonista e hollywoodiano. Un film come Interstellar ti assale per tre ore e non ti lascia più, ti fa capire la magia e l'ebbrezza del cinema che diventa esperienza sensoriale visiva e uditiva, ti lascia per giorni con domande irrisolte alla ricerca di una interpretazione che il regista sembra abbia voluto darci ma che alla fine resta tua. Nolan ci lascia una scelta, ci dà la possibilità di interpretare i suoi film, di farli nostri attraverso la nostra personale chiave di lettura. E non è affatto poco.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati