Regia di Hugh Wilson vedi scheda film
Incredibile a dirsi, l'ho veduto al cinema. Mi ci hanno trascinato gli amici ma ero comunque consenziente. Perché si spendono soldi per vedere un film sciatto e scurrile come questo? Forse per sbellicarsi dalle rise, far commenti sguaiati e darsi di gomito nelle scene spinte, insomma per divertirsi in compagnia. Sbracato ed approssimativo, divertente ad intermittenza, ha nel personaggio di Tuckleberry, tra i tanti disadattati e spostati presenti, il perfetto rappresentante di una società che reagisce al crescendo della criminalità con infantile pari violenza. Nel buio della sala applausi per Guttenberg che cerca, fingendo d'essere l'istruttore, di far scoprire le gambe a Kim Cattrall, boato d'invidia per il cadetto playboy che "riposa" almeno tra "quattro guanciali", fischi di apprezzamento ogniqualvolta la prorompente Leaslie Easterbrook entrava nel quadro (o meglio le sue "ambasciatrici") e detonazione di ilarità incontrollata durante la sequenza "equina". Film che trasmettono evidentemente qualcosa. Gli stessi amici, durante una lezione di ginnastica, correndo in gruppo intonarono: "Laaa povera mamma dentro il leeetto staaa..." e tutti, tranne me, in coro a ripetere. Chiesi che diavolo stessero cantando ed uno di loro mi rispose: "Ma come? Non sei andato a vedere Full Metal Jacket? E' fortissimo!". Non il più illuminante dei pareri, ma il più prezioso dei suggerimenti: fu la mia iniziazione al grande cinema. Viva gli amici!
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