La recensione su Sex, Drugs & Taxation

di mm40

4 stelle

Doppia biografia, ma sullo stesso binario: quello dell'amicizia e della combutta fra Morgen Glistrup e Simon Spies, che fra gli anni Sessanta e Settanta dominarono la scena danese fra scandali, politica, eccessi, denaro a catinelle.

Un imprenditore senza scrupoli, esibizionista e ossessionato dal sesso, la cui carriera in fortissima ascesa negli anni Sessanta subisce un brusco stop e va incontro alla bancarotta; un politico maneggione, mattatore da osteria, altrettanto amante degli eccessi e delle spese pazze (pagate dai contribuenti, si capisce): con una coppia così ci si può solo girare un film come Sex, drugs & taxation, ispirato alle vere vicende che hanno avuto per protagonisti Simon Spies (l'imprenditore, proprietario di una compagnia aerea) e Morgen Glistrup (il politico, fondatore del partito progressista danese). Oppure si parla di Berlusconi & Craxi. Ma perchè intristirsi? Tenendo a parte, per un attimo, il pensiero che le mirabolanti, spettacolari 'imprese' di Spies & Glistrup in Italia sono state semplicemente annichilite da quanto sono riusciti a combinare il costruttore colluso con la mafia e dal politico criminale morto latitante, tenendo a parte tutto ciò ci si può gustare senza fatica questo film, sesto lungometraggio diretto dal danese Christoffer Boe. Sua è anche la sceneggiatura, co-firmata con Simon Pasternak; fin dalla locandina si evocano le atmosfere di Paura & delirio a Las Vegas, ma non è tutto qui: in questo lavoro c'è molto oltre alla finzione, sebbene - tiratina d'orecchie necessaria - i riferimenti storici vengano spesso tralasciati, colpevolmente, per lasciar campo a un po' troppo spettacolo fine a sè stesso; con un'inquadratura più giornalistica, cronachistica, forse il film sarebbe riuscito più impressionante e più, come dire, 'necessario'. Perchè è pur vero che Spies & Glistrup (rispettivamente interpretati da Pilou Asbaek e da Nicolas Bro, attore-feticcio di Boe) sono innanzitutto un ammonimento, un richiamo a rimanere sempre sull'attenti di fronte a possibili connivenze fra i poteri forti (economia e politica in questo caso); ma tale ammonimento, se privato di un solido contesto concreto sotto ai suoi piedi, rischia di venire vanificato. 4,5/10.

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