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Oculus

Regia di Mike Flanagan vedi scheda film

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Sandy22

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La recensione su Oculus

di Sandy22
7 stelle

Lo specchio ha in sé un potenziale onirico-inquietante fortissimo. In tante fiabe e storie c'è uno specchio e spesso questo oggetto assume connotati arcani e talvolta malefici. Insomma, dietro un semplice strumento per guardare riflessi la propria immagine, c'è un immaginario avvolto nel mistero e nel sogno, un potenziale enorme per un film di genere.

 

Il regista Mike Flanagan, ampliando l'idea di un suo cortometraggio, gioca con questo alone evanescente (e oscuro) che si crea attorno all'oggetto-perno del suo film horror: non ci verrà mai rivelata l'esatta natura dello specchio e nemmo l'origine della sua malvagità, non sono necessari spiegoni o ulteriori chiarimenti, semplicemente lo specchio rappresenta il Male stesso e ha il potere di infettare le menti delle persone che lo possiedono portandole alla follia.

 

Le influenze maligne dello specchio sono la causa della tragedia che sconvolge i due fratelli Tim e Kaylie che in una notte si ritrovano orfani dal momento che il padre ha ucciso la loro madre e poi è morto. Tim, ritenuto responsabile della morte del padre, viene internato in un ospedale psichiatrico, mentre la sorella Kaylie è data in affidamento. Quando Tim esce dal centro di recupero, Kaylie, che nel frattempo è riuscita a rintracciare lo specchio malvagio, convince il fratello a riportare l'oggetto nella loro vecchia casa per sconfiggerlo una volta per tutte. Ma durante quella notte, come undici anni prima, i due fratelli dovranno restare uniti per combattere una forza più grande di loro che manipola le loro menti, li confonde e li porta a compiere gesti estremi, proprio come era accaduto ai loro genitori.

 

La storia di Mike Flanagan di partenza non è originale e anche le soluzioni per creare paura sono quelle classiche, ma ciò che rende Oculus un buon film di genere è una regia pulita che tiene alta la tensione e una struttura narrativa interessante e ben intrecciata: infatti, mentre i due fratelli, ormai adulti, cercano di combattere lo specchio, rivivono le stesse drammatiche situazioni di undici anni prima, i flashback inizialmente sono solo ricordi, ma poi diventano sempre più reali (merito del potere malvagio dello specchio) così che il piano del passato si lega a doppio filo a quello del presente per arrivare a un finale non imprevedibile, ma se non altro diverso dallo scontato "finto finale" dove il mostro, il killer, il demone, etc. sbuca fuori all'improvviso (facendoci temere un sequel). 

Un altro elemento di forza è la scelta del cast: convincenti Karen Gillan e Brenton Thwaites nei panni dei fratelli Kaylie e Tim, così come gli attori che interpretano i loro personggi da bambini (soprattutto la giovane Annalise Basso). Convincente e piuttosto spaventosa anche l'attrice Katee Sackhoff nei panni della madre. 

 

In definitiva, Oculus è un buon film horror fatto di molte suggestioni intriganti e inquietanti, un moderato spargimento di sangue e una interessante costruzione della storia. 

 

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