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Miss Violence

Regia di Alexandros Avranas vedi scheda film

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cazzeggiatore del millennio

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La recensione su Miss Violence

di cazzeggiatore del millennio
8 stelle

Horror psicologico in poche parole

Una famiglia e un pesante lutto.

Prova registica straordinaria, sembra poco a dirlo così, un conto però è fare un gran film con location su location, effetti speciali e magari anche qualche sparatoria, un altro è farne uno all’altezza con un decimo dei mezzi. Si perché se lo svolgersi del tutto avviene nel giro di un’ora e mezza, su questa ci sarà appena un quarto d’ora ambientato all’esterno delle quattro mura comprese tra le camere dei piccoli, la cucina e il salotto.

Un dramma familiare, dramma appunto dove dramma non c’è, tragica la morte della figlia undicenne, quella di mezzo trai piccoli e la maggiore, tra la comprensione e la vicinanza della comunità però tutto si svolge comunemente a qualsiasi giorno nel piccolo della famiglia: disinteresse, qualche coccola, qualche schiaffo, affetto, impegni … . Quasi fosse un universo parallelo, tutto procede tra i piccolini sempre a modo anche se un po’ esuberanti, la grande un po’ ribelle, la mamma vicina ma severa e i nonni che si istituiscono come possono alla mancanza del padre.

Un continuo chiudersi di porte, lucchetti, discorsi lasciati a metà nel fastidio sempre più evidente del nonno sentitosi minacciato chissà perché.

Come una torta, , si passa ai vari livelli, le diverse pressioni psicologiche di un inaspettato capofamiglia , il nonno e le sue punizioni. La mamma che da statua impassibile, appena chiusasi in bagno, esplode a piangere disperata senza alcun perché.

Fenomenale thriller, non un inseguimento, non un cervello aperto nella solita brutalità, opera di stile, angosciosamente fine. Gli attori fanno tutto e la telecamera fa il resto nel proseguirsi dello scoperchiamento di verità su verità, ci vengono presentati episodi che però sono tasselli dell’orrore di una quotidianità la cui consapevolezza fa forse più male di qualsiasi squartamento.

Ah, per la cronaca, gli episodi sono reali, non però tutti sulla stessa famiglia, una cronaca romanzata sulla brutalità peggiore di tutte: quella della famiglia.

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