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Dragon Trainer 2

Regia di Dean Deblois vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dragon Trainer 2

di ohdaesoo
7 stelle

Lo ammetto, il primo capitolo della storia di Hiccup e della sua tenera amicizia con il "terribile" Furia Buia mi aveva folgorato. Era passato in sordina, nessuno l'aveva visto, al cinema era rimasto sì e no due settimane.
Ricordo che in videoteca obbligavo ogni famiglia a prenderlo, sembrava che nessuno lo conoscesse. Ovviamente tutti restavano contentissimi. E non era certo merito mio, quel film era un gioiellino anche perchè abbastanza originale.
E non solo per storia e ambientazione ma anche per un certo coraggio, specie nel finale, quel finale in cui il protagonista, quel giovane protagonista in cui tutti i bambini si erano identificati, rimane storpio.
ll secondo capitolo ci stava, i draghi avevano dimostrato di poter convivere con gli uomini, impossibile non mostrarlo.
E proprio da lì riparte questo secondo capitolo, da questa armonia, da questa pace, da questo bellissimo convivere tra due popoli, tra due razze, tra due specie.
Intendiamoci, il cartone è ottimo, a tratti pure superiore al primo.
Ma manca del tutto la magia della novità, dello scoprire per la prima volta quel mondo.
Molto banalmente penso che un'ambientazione così e la presenza di due soli "protagonisti", uomini e draghi, sia una coperta cortissima. Oltre che vedere le loro interazioni, il loro unirsi o lottare, non c'è la possibilità di mostrare altro.
E così la sceneggiatura deve fare i salti mortali per stare in piedi ed offrire qualcosa di nuovo (ma davvero, speriamo non arrivi mai un terzo capitolo, ogni scena saprebbe di già visto) ma alla fine almeno metà film, giocoforza, è una copia del primo.
Si punta quindi forte sul sentimento e sul chiudere, bene, un cerchio famigliare spezzato che si era soltanto intuito nel primo. Ci sono degli eccessi in questo senso, come ad esempio la canzone cantata dai due genitori, una disneata che non c'entrava niente in questa saga, mai avvenuta prima e mai più ripetuta dopo.
E ci sono troppe parti ferme in cui il plot non va avanti, troppi riempitivi che se affascineranno i bambini annoieranno quelli un pochino più grandi (mi riferisco ad esempio agli almeno 20 minuti, sparsi qua e là, di voli col drago).
Non mi sono entusiasmato, era tutto bello ma non riuscivo a sorprendermi.
Poi succede quello che già successe nel primo, arriva il coraggio.
E questa volta è anche più forte, sorprendente, quasi devastante in un film con questo target. E dopo quella morte ho trovato magnifica, commovente e bellissima la scena degli archi che tirano frecce sulla nave, su quella nave dove giace qualcuno che non sarà più.
Il film, poco prima, era diventato stranissimo, una specie di Godzilla (o Pacific Rim) in cui due bestioni si scontrano tra loro decidendo le sorti del bene e del male. Il loro scontro, quello tra tutti gli altri draghi più piccoli e quello tra Stoick e Drago Bludvist, tutti in contemporanea, è stata un'interessante variante in matrioske di come si mostra una battaglia.
Molto interessante anche il discorso che fa Drago per cui anche tutti gli uomini (o i draghi) buoni sotto il potere di una persona malvagia possono diventare bestie come lui, discorso che avevamo appena affrontato in The Look of Silence citando Le Benevole.
Qualcuno sarà sconfitto e qualcuno trionferà.
Anche se trionfare significherà perdere definitivamente la propria adolescenza e diventare uomo.

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