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La storia della principessa splendente

Regia di Isao Takahata vedi scheda film

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La recensione su La storia della principessa splendente

di alan smithee
8 stelle

locandina

The Tale of Princess Kaguya (2013): locandina

 

CANNES 2014 – QUINZAINE DES REALISATEURS

Lo Studio Ghibli del maestro Miyazaki alla Quinzaine, col fluviale racconto tratto da un testo classico giapponese che diviene esplicito e visibile grazie ai suggestivi disegni a pastello, splendidi ed incantevoli ad opera di Isao Takahata, crea subito meraviglia, stupore e commozione nella sala del Palais Croisette che ospita la rassegna.

La storia della principessa nata piccola come un seme all’interno di una pianta di bambù e trovata da un anziano contadino addetto alla pulizia del bosco, che si ritrova, assieme alla anziana consorte, a vivere le gioie e le ebbrezze di una tarda ed inaspettata paternità, ha il potere di commuovere ed incantare lo spettatore come me tendenzialmente restio alla narrazione animata.

 

scena

The Tale of Princess Kaguya (2013): scena

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The Tale of Princess Kaguya (2013): scena

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The Tale of Princess Kaguya (2013): scena

La storia, quella di una sorta di messia dai poteri sovrannaturali, che cresce e si sviluppa con la rapidità di una pianta di bambù e che riesce ad integrarsi con gioia e stupore ad un mondo bello ma imperfetto di cui intuisce ben presto i limiti, e che proprio per questo, anche se a malincuore, finisce per starle stretto, è raccontata con una partecipazione e sfumature di sentimento che non possono lasciare indifferenti.

 

scena

The Tale of Princess Kaguya (2013): scena

scena

The Tale of Princess Kaguya (2013): scena

Nella migliore tradizione del maestro Miyazaki, Takahata dirige un cartone per adulti raffinato e dai colori tenui, strabilianti ed inconsueti propri di un pastello timido ma pieno di sfumature, in grado di rendere la foresta di bambù la valle incantata e dalle atmosfere sacre pertinente ad una nascita così particolare: la storia è quella di una preparazione terrena in vista di un futuro in terre e cieli lontani e più perfetti, e non può, a dirla tutta, non ricordarci molto da vicino il percorso messianico, qui forse più pagano ed egocentrico, ma ugualmente delicato e ardito, di un figlio di dio simile a quello della nostra tradizione cristiana, solamente un po’ più fine a se stesso e volto ad autocelebrarsi, piuttosto che a convertire anime verso una più retta via.

Ma il racconto resta straordinario, così come la realizzazione, e Le conte de la princesse Kaguya risulta senz’altro come una delle migliori ed emotivamente più toccanti sorprese di questa ottima e vitale Quinzaine 2014.  

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