Regia di Wally Pfister vedi scheda film
Come tematica, trattasi di "normale" evoluzione del cyberpunk, che però il genere letterario aveva affrontato già 30 anni fa, quando gli incubi legati alla connessione tra esseri umani e "matrice" (come i Gibsoniani: Chrome, Johnny Mnemonic, Neuromante, ecc.) vennero integrati/sostituiti da interventi ancora più invasivi sul corpo umano attraverso ingegneria genetica, bio-meccanica e, appunto, nanotecnologie (ad es. Bruce Sterling: La Matrice Spezzata nel ciclo dei Shaper/Mechanist). Anche cinematograficamente si è partiti con Johnny Mnemonic, Nirvana, i Matrix, ma ancora si era visto poco delle ripercussioni etico-morali di interventi super-invasivi con le nanotecnologie. Questo film tenta di colmare la lacuna con risultati già abbondantemente commentati in questa community. Sebbene Transcendence non si limiti ad uno sterile film d'azione, è molto, molto difficile affrontare seriamente un tema di tale delicatezza con le rigide limitazioni imposte da Hollywood; per cui quello che resta, al di là del quesito fondamentale sull'opportunità di tali tecnologie, è un continuo cambio di prospettiva tra chi è "buono" e chi è "cattivo", che, personalmente, mi ha solo infastidito, perché rende ancora più confusa una tematica già di per sé complessa e indecifrabile.
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