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Rocco e i suoi fratelli

Regia di Luchino Visconti vedi scheda film

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La recensione su Rocco e i suoi fratelli

di penelope68
9 stelle

Ogni volta che si rivede questo film non si puo' che constatarne la forza lirica,la potenza drammatica e si riflette come sentirsi stranieri anche nella propria patria sia una angoscia che non da' pace.

La vicenda dei Parondi partiti dal sud alla ricerca di un futuro migliore e' la parabola di migliaia di persone,costrette a allontanarsi dal prorpio paese per tentare di rinascere.Ma non si sa con quali sacrifici e conseguenze.

Il dualismo aspro tra il demoniaco Simone (Renato Salvatori alla sua miglior prova) e il santo e timido Rocco che tutto perdona ,si delinea piano piano .Esso esplodera' poi per la presenza di una donna (la Girardot qui eccezionale) che e' cosi astuta da attaccare gli equilibri di una famiglia solida e tradizionale.Nadia indirizza i fratelli verso la boxe e si mettera' tra i due che entrando in concorrenza ne subiranno il fascino malvagio.In una notte terribile e dopo lo stupro di Simone verso la donna,tra i due fratelli si instaurera' una ferita profonda e incancellabile. Ma il buono Rocco ancora una volta cedera' per il bene del fratello,e fino alla fine cerchera' di riunire la famiglia,ma senza riuscirvi.

E mentre il giusto avra' la sua notte di gloria durante un incontro di boxe,Simone nella stessa sera affrontera' la sua amante e la uccidera' in un impeto di follia e gelosia.Solo Ciro il fratello equilibrato e l'unico ad essersi ambientato in una MIlano umida e distaccata,riuscira'a  denunciare il crimine del fratello,mettendo la parola fine a una vita disperata e insulsa.Espiazione-dannazione in una sola volta in un incrocio fatale, perche l'uno conosce il trionfo mentre l'altro il crollo totale.

Delon con questo film entra nel mito e Visconti ci regala il piu' grandioso romanzo popolare del anni dopo la guerra.Capolavoro e' dire poco. 

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