Regia di James Wan vedi scheda film
fabbrica di sogni/incubi. girotondo con possessione. lunapark degli orrori. oltre al fatto della serialità, che è il problema che nuoce meno, gli horror americani più o meno mainstream(che comunque arrivano senza problemi nelle nostre multisale e a secchiate, e dico secchiate, proprio perchè sembrano un pò fatti come se si tirassero secchiate contro un muro e si stesse a vedere cosa ne esce!.....)sono tediosi. ne ho già visti due nei giorni scorsi e a parte qualche salterello sul divano solo per i rumoracci o le immagini improvvise, sono film che deludono annoiando. un'altra cosa che noto è che questi nuovi virgulti dello horror duemilaedieci non sono minimamente in grado di spaventare con l'atmosfera e con la lentezza. tutto dev'essere di corsa, affrettato, tutto e subito compresso nella formula perfetta dei 90 minuti di durata. posso anche accettare che i personaggi di questo "I, capitolo 2"(in effetti molto meglio del tonitruante OOOOOLTRE I CONFINIIIIII DEL MAAAAALE..... dio mio i titolisti italici.... LIBERACI DAL MALE(e vabbè, traduzione letterale), LE OOOORIGINI DEL MAAAALE, e questo OOOOOLTRE I CONFINI DEL MAAAALE..... e bbasta!!!!) oramai sappiano che porte aprire, che sotterfugi utilizzare improvvisamente per risolvere "certi problemi intimi", chi chiamare dove e quando(i ghostbusters!!!!!....)ma perchè tutto dev'essere sempre uguale a tutto il resto!?!? c'è ancora qualcuno in grado di spaventare con la sana lentezza?... c'è ancora qualcuno che nel mondo reale di una fiction si spaventi sul serio nell'assistere ad accadimenti inspiegabili?..... ad essere insidioso non è tanto il male che serpeggia perseverante nella famiglia benestante statunitense(e tutte 'ste case di famiglia da secoli!!!! embè!?!?), ma la mancanza totale di sorpresa nella maggior parte degli horror in circolazione. una corsa forsennata da una stanza all'altra. giri turistici per i luoghi più spaventosi della città a cercare il perchè di tutto ciò. giri turistici in dietro nel tempo e nella mente. e possessioni, possessioni e possessioni. gli americani si sentono posseduti e ci tengono a farcelo sapere. mariti che impazziscono e prendono a mazzate mogli e madri(dio mio la hershey se non ricorda la calamai di profondo rosso?.... come mai argento non l'ha ancora scritturata per uno dei suoi films?...) che si rialzano giusto il tempo di correre a salvare qualcuno. figli che accorrono a salvare padri che sono totalmente inermi e preda di orrori infantili. e poi il finalissimo pronto per il terzo capitolo con il "mio dio" sussurrato a tutta bocca.... non capisco. non capisco. l'unica cosa simpatica è il personaggio di parker crane. non si può certo affermare che lo si capisca, ma con una madre come la sua che urla così tanto..... che fastidio, ma che ti urli!!!!
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