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A spasso con i dinosauri

Regia di Barry Cook, Neil Nightingale vedi scheda film

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La recensione su A spasso con i dinosauri

di supadany
4 stelle

Walking with dinosaurs” è un esempio lampante di come non sempre abbinare tante esperienze importanti porti a risultati di altrettanto livello.

In questa circostanza, abbiamo un animatore preparato (Barry Cook esce dalla scuola Disney, suo è “Mulan” (1998)), sceneggiatori preparati in materia preistorica ed un produttore di documentari navigato.

Il film mette insieme tutte queste arti, ma senza costrutto, anzi, soprattutto nel creare questo vasto insieme spreca enormi potenzialità.

Patchi è un cucciolo di dinosauro, il più debole della sua nidiata che scopre ben presto cosa sia la vita.

Perde i genitori durante una migrazione, s’innamora di una sua simile, ma suo fratello è più forte e diventando il leader del branco comanda tutto e tutti.

Il buon Patchi riuscirà comunque a trovare la sua strada.

 

scena

A spasso con i dinosauri (2013): scena

 

Film decisamente contraddittorio, pensato in grande ma scarsamente premiato, d’altro canto in fondo commette troppi errori, alcuni anche madornali.

Prima di tutto, sceglie una visione prettamente dedicata ai più piccoli, questo in anni nei quali più nessun prodotto d’animazione lo fa, per cui mi pare un errore di impostazione imperdonabile.

In secondo luogo vuole comunque abbinare alla trama una funzione didattica, di per se pregevole, ma ad ogni nuova creatura ecco un fermo immagine accompagnato da nome e spiegazioni, il che taglia le gambe al ritmo (soprassiedo sul fatto che a volte la si metta in burla).

Terzo punto, la sceneggiatura non regala quasi nulla, parte malissimo con un raccordo ai nostri giorni che più debole non si poteva pensare (già il termine “pensare” stona, siamo realmente all’età della pietra delle idee) e poi sceglie un percorso, quello di Patchi, quanto mai tradizionale; Patchi nasce sfigato (ma simpatico e buono), scopre che la vita presenta mille insidie, cresce nell’ombra e poi saprà farsi rispettare usando l’intelligenza raggiungendo i suoi obiettivi.

A vantaggio, va detto che l’ambientazione è studiatissima, tanto da togliere il fiato, l’animazione è di massimo livello con la computer grafica che trova la sua migliore ragion d’essere possibile ed immaginabile ed in più il “low profile” non manca di far sorridere.

Rimane comunque un calderone che vanifica l’impatto delle maestranze, bello per lo sguardo, mediocre per tutto il resto.

Insoddisfacente.

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