Regia di Howard Hawks vedi scheda film
In grandi linee concordo con la presa di posizione dell'utente JackNONsquartatore72, contrapposta a quella di molti critici e cinefili. La pulizia grafica di quest'opera è palese e ci sono momenti di indubbia tensione narrativa. L'autoironia degli interpreti è giostrata da Hawks, indiscusso maestro della commedia americana, con la finalità di celebrare questa sua - tutto sommato riuscita - incursione nel genere western dove ha mantenuto il registro stilistico che lo sempre fatto sentire a suo agio: a lui vanno sicuramente attribuite le scaramuccie intavolate da John Wayne con la splendida Dickinson. All'epoca, la tematica dell'assedio nei riguardi di un'individualista o l'elogio dell'amicizia virile e della deontologia assumevano un vago senso pionieristico (che usualmente erige una pellicola all'etichetta di capolavoro). Tuttavia l'operazione risulta leggermente datata e non dispone della stessa epicità/longevità di opere come MEZZOGIORNO DI FUOCO o il lirismo della triologia del dollaro di Sergio Leone. Ragion per cui: gradevole, ma non indimenticabile.
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