Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Se “Abbronzatissimi”, “Abbronzatissimi 2”, “Saint Tropez Saint Tropez” e “Stessa spiaggia stesso mare” rappresentano il peggio che il cinema di genere vacanziero abbia regalato all’Italia tra anni ’80 e ‘90 e se allo stesso tempo “Sapore di mare” è la punta dell’iceberg (soprattutto a livello di qualità intrinseca al genere, niente più), “Rimini Rimini” di Corbucci rappresenta una via di mezzo.
Una via di mezzo perché Corbucci sa ancora, nel 1987, come si gira una commedia e riesce a stare lontano (si fa per dire) da alcune sciattezze gaburriane, ma allo stesso tempo inanella una sequela di episodi veramente scritti con i piedi che non reggono il peso dei quasi 120 minuti. Come al solito è giusto dire che l’episodio migliore è quello di Villaggio (gattoooooo), traballano quelli di Roncato e Calà, assolutamente da bocciare con tanto di scomunica quelli di Laura Antonelli ed Eleonora Brigliadori (con tanto di finale pedofilo).
Il film ha un buon successo di pubblico (si parla di quasi 3 miliardi di lire) e questo produrrà un sequel ancora più brutto nel quale vedremo una delle ultime performance sul grande schermo di Renzo Montagnani. Corbucci comunque si rifarà l’anno successivo girando il fosco giallo “I giorni del commissario Ambrosio”.
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