Espandi menu
cerca
Noah

Regia di Darren Aronofsky vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mmciak

mmciak

Iscritto dal 3 settembre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 58
  • Post 9
  • Recensioni 2569
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Noah

di mmciak
6 stelle

"Noah" diretto da Darren Aronofsky,
devo dire che mi ha lasciato perplesso.

La storia racconta che Noah,nipote del biblico
Methuselah,con moglie e tre figli,è perseguitato
dalle continue visioni di un apocalittico diluvio.

Per questo motivo,decide di adottare tutte le misure
necessarie a garantire la sopravvivenza della sua famiglia
e inizia la costruzione di una gigantesca arca.

Ma intanto che trova il posto dove costruirla
prende con lui la giovane Ila,che per una
ferita nel ventre non può avere figli.

Trovato il posto trova per alleati da una stirpe di angeli caduti,
chiamati "Vigilanti" diventati giganti di pietra.

Il Film prodotto dalla Paramount Pictures
rappresenta il 6° Lungometraggio di
Darren Aronofsky,che con questo
lavoro realizza un suo sogno da adolescente,
e cioè l'adattamento Cinematografico della
storia dell'Arca di Noè narrata nell'Antico
Testamento all'interno della Bibbia,
e con un Budget di 125 Milioni dollari
si ha l'impressione che il regista vuol
mettere in scena una pellicola ambiziosa
con un argomento difficile.

Il regista inizialmente comincia con tempi
dilatati per descrivere i personaggi,
soprattutto Noè che comunica con Dio
con i sogni e ogni volta lo fa uno ricorrente
dove la malvagità dell'uomo viene spazzata
via da un nubifragio e a un rapporto molto
unito con la famiglia e la porta con lui.

Però poi quando escono "i vigilanti" di pietra
sembra di ritornare nel "immondizia"
di "Transformers" e diciamo si passa al
Fantasy,però bisogna dire che dopo ti
abitui a loro e sono più divertenti dei
"giocattoloni" di Bay,e a mio parere a un certo punto
è troppo immediato il processo della
costruzione dell'arca e gli animali
arrivano da soli a popolarla.

Insomma da dilatato sembra che corre
su tutte le cose anche se a tratti ha
delle cadute pesanti di ritmo,
ma diciamo che siamo in un Film
che tratta un argomento difficile
che richiama la bibbia e allora si è
nell'ambito religioso e nell'importanza
degli uomini,ed è facile cadere nella
retorica,e il regista cade soprattutto
nel finale dove c'è un nuovo inizio
della civiltà dopo il diluvio universale.

Poi bisogna dire che a livello estetico è
curato bene grazie agli effetti speciali
della Industrial Light & Magic,
molto attiva in questo periodo,
ed è uno spettacolo per gli occhi.

Quello che mi ha fatto rimanere perplesso
e la storia della vendetta del figlio, perché
non ha salvato una ragazza innocente
mentre arriva l'invasione del popolo
sulla arca con l'imperatore in testa che si ritrova
dentro e gioca con la sua vendetta per approfittare
per ucciderlo.

Però tutto il complesso devo dire è sulle
spalle di un immenso Russell Crowe
nel ruolo di Noè,che fa una interpretazione
"carnale" e il regista prende la sua intensità
con primissimi piani,poi con lui Jennifer Connelly
del ruolo della moglie Naamah che lo segue
quasi fino alla fine perché dissente dopo
per una decisione troppo estrema,
insomma prova maiuscola dell'Attrice,
poi il sempre bravo Anthony Hopkins
nel ruolo di Matusalemme,che ormai
Hollywood gli da sempre ruoli da
patriarca e da solo riesce a ombrare
gli altri per la sua bravura e poi
l'emergente Emma Watson nel ruolo
di Ila,che invece a mio parere è inadeguata
per la parte perché è una attrice ancora acerba
per ruoli del genere e Ray Winstone nell'imperatore
Tubal-cain,che sembra un ruolo messo lì per
dare fastidio a Noè ma quando entra nel contesto
dell'arca cade di credibilità.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la splendida fotografia di Matthew Libatique,
le belle musiche di Clint Mansell,
le maestose scenografie di Mark Friedberg
e i costumi di Michael Wilkinson,
che rendono una efficace messa in scena.

In conclusione un Film medio,
ma anche inconsueto del regista,
che con questo progetto ambizioso
di narrarci la storia di Noè non gli
riesce completamente per i dettagli
della storia, perché poteva dilatare
i tempi di più ed essere sviluppata
meglio,e allora a un certo punto
le cose succedono troppo in fretta,
ma tiene sempre alto il lato religioso
soprattutto per Crowe in stato di forma,
anche se a un certo punto prevedi certe
cose che succederebbero come con Ila,
ed è debole per la storia della vendetta,
e alla fine rimani perplesso per un prodotto
spettacolare in senso estetico ma non
riuscito completamente,però fa riflettere
per la focalizzazione della malvagità
dell'essere umano che è il male del
Mondo.

Il mio voto: 6.


Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati