Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
Difficile film, quello di Miyazaki. Sentito, ambizioso, ambiguo. Sembra un capolavoro e a tratti lo è, ma a volte arranca, stanca, e l'indecisione prende il sopravvento. Indecisione. Si, ma perché?
L'origine dell'amore per il volo c'è tutta. Nasce da suo padre ingegnere che si arricchì costruendo parti per i temuti caccia giapponesi, gli Zero. Sembrerebbe con questo film, quasi una giustificare il padre, il suo pensiero pulito e sincero. Ma risulta ambiguo. Non che questo sia un difetto, ma vedere i piloti kamikaze partire per una missione, sottolineata dalla frase: "non tornerà neanche uno di quelli", non di capisce a chi fosse riferita: ai piloti o agli aerei?
Rimane sempre grande cinema.
Ultimo appunto: basta parlare, scrivere, segnalare che Miyazaki è autore di Heidi, come Marco, Anna dai capelli rossi ecc. Era solo un dipendente. L'autore, il regista, era Takahata, superiore a Miyazaki, ma purtroppo nascosto dalla sua ombra... (Forse volutamente..).
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