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Giovane e bella

Regia di François Ozon vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Giovane e bella

di zombi
8 stelle

isabelle è giovane e bella. è in vacanza coi genitori e si toglie di mezzo la verginità come fosse un fastidio. lo fa con un bel ragazzo, ma mentre lui è sopra di lei e si da da fare per venire, un suo doppio esce dall'oscurità della notte e la guarda. comunque, fatto, depennato, come si depenna il dentista. la ritroviamo in città in autunno che emerge da una metropolitana ed entra in un lussuoso hotel. è vestita come una hostess, entra in una camera, si spoglia e fa sesso. prende i soldi, si riveste da ragazzina della sua età e se ne va. quello che isabelle fa quando diventa leà è quello che fa leà smettendo i panni di isabelle. è un qualcosa che non vuole spiegare e che non sa spiegare a fondo, ma di cui sente un desiderio quando non lo fa. i soldi non sono assolutamente la causa scatenante, così da non diventare un film sui casi di ragazzine che svendono la loro verginità  e i loro corpi per borse firmate, ricariche telefoniche o quant'altro la società ci "impone" di desiderare. i soldi isabelle li caccia in una borsina di stoffa che si gonfia sempre più e non lo tocca. di soldi isabelle non ha bisogno. la madre guadagna bene e vivono in un bel quartiere e in una bella casa. di soldi isabelle non ha bisogno. anche il padre che vive con un'altra donna gliene manda due volte l'anno, più il mantenimento.... no, isabelle di soldi proprio non ha bisogno. isabelle è una splendida creatura che viene adescata da un uomo fuori dalla scuola e pregata di richiamarlo. lei ne ride con la sua amica, ma poi dopo qualche giorno o una settimana, si ricorda il numero e lo compone, cercandolo. "puttana una volta, puttana per sempre" le dice un altro cliente in macchina prima di farsi succhiare senza preservativo e di scoparla poi. un altro invece le dice che 300 euro non li vale, senza nemmeno averla toccata, avendole ordinato di toccarsi, girarsi, mostrare questo, mostrare quello, "non guardarmi il cazzo", mentre alla fine finalmente viene e le nega anche la doccia. fino a quando trova georges. e con lui è diverso, perchè con georges si instaura una specie di affetto che nonostante tutto isabelle non disdegna completamente. c'è una complicità, si conoscono almeno un pò. isabelle si tramuta in leà nei bagni dei caffè e torna isabelle addentrandosi nelle gallerie dei metrò, tornando a casa. ma non ci è dato avere risposte, nemmeno quando succede l'irreparabile e la polizia interviene svelando l'identità segreta della figlia alla famiglia. la madre cerca risposte come è normale; lo psicologo cerca di indagare, una festa primaverile a casa di un compagno di scuola, sembra fare breccia in quella personalità così ermetica, ma sarà solo l'incontro nell'hotel dove s'incontrava con georges, con la moglie di questo a dipanare le nubi del dubbio. un dubbio e un'indecisione solo sua di isabelle. ozon è bravo nel trattare la storia di isabelle come un thriller in cui sinceramente non interessa sapere perchè isabelle fa ciò che fa. c'è una forte empatia tra spettatore e protagonista, così come c'è tra la moglie di georges e isabelle. alice(rampling)dice a isabelle che se fosse stata meno timida in gioventù, anche a lei sarebbe piaciuto farsi pagare dagli uomini. isabelle è una strana ragazza come dice il ragazzo tedesco con cui perde la verginità al mare e ai numerosi clienti che incontra negli hotel questo di sicuro non interessa, a loro interessa solo che sia giovane e bella. interessa solo che una ragazza così giovane e così bella sia stata loro, per soldi. soldi che la ragazza nasconde e accumula senza spendere. la stranezza che i clienti non colgono perchè interessati a parti anatomiche precise di isabelle/leà. "puttana una volta, puttana per sempre" le dice uno mostrandole la fede appena prima di farsi succhiare senza preservativo. che sia il caso o meno di fare sesso rischioso senza protezione, leà lo fa perchè è pagata per farlo. questa informazione contrattuale viene fatta passare come le regole sulla privacy che nessuno si prende la briga di leggere. niente tange leà e lo scudo protettivo che isabelle sembra essersi costruita attorno s'incrina solamente con la morte di georges. grande ruolo ancora da indagare per una marine vacth, tipica bellezza francese, a cui non è difficile prevedere un futuro luminoso, spero. in una sorta di passaggio di consegne da parte di una divina quale la rampling. isabelle sembra sorridere  sinceramente ad un possibile futuro. 

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