Espandi menu
cerca
Rapina a mano armata

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

Recensioni

L'autore

champagne1

champagne1

Iscritto dal 18 gennaio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post -
  • Recensioni 963
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Rapina a mano armata

di champagne1
8 stelle

Johnny è appena uscito dopo 5 anni di galera, ma si sente pronto a effettuare il colpo che gli cambierà la vita.

Avendo avuto il tempo di rimuginarci all'infinito, ha potuto organizzare nei minimi particolari una rapina all'ippodromo di New York reclutando una banda di persone incensurate e insospettabili, tra cui alcuni che lavorano con varie mansioni proprio nell'ippodromo, ma senza che nessuno di essi sia a conoscenza della dinamica completa del piano.

Quando sembra che ogni ostacolo possa venire superato, alcune situazioni impreviste creeranno ostacoli di non poco conto...

 

Aveva 28 anni quando Stanley Kubrick realizzò questo film (da lui anche prodotto insieme con James Harris, come i due successivi) e occorsero soli 20 giorni, per le riprese, mentre al contrario per il montaggio furono impiegati diversi mesi.

La forza di questa pellicola sta nel meccanismo narrativo: una voce narrante quasi atonale che introduce personaggi ed eventi; una storia che si svolge in media re, cioè sono state eliminate le fasi della formazione della banda, ma abbiamo i personaggi già coinvolti eppure pur con sequenze che hanno a che fare con la rapina, Kubrick riesce a caratterizzarli fortemente e a farli conoscere allo spettatore; il flusso narrativo non è unidirezionale, bensì alterna play e rewind, ed anche alcuni replay (ossia la stessa scena vista da punti di vista diversi).

Insomma c'è carne al fuoco per diversi film successivi in cui altri autori avranno trovato motivi di riflessione ed ispirazione (a partire da Le Iene di Tarantino).

Un bianco e nero stupendo per il gioco delle luci, che sottolineano i caratteri dei vari personaggi, e quel gioco di dissolvenza finale in cui il protagonista si rende conto della sconfitta rappresentata dal cagnolino dispettoso senza neanche la "consolazione" della vendetta, come era accaduto poche sequenze prima al suo deuteragonista, il pavido cassiere al cospetto della moglie infedele.

PS ovvero i danni del doppiaggio: lo scambio di battute finali riguardo l'imbarco della valigia nell'aereo da parte di Johnny  (che la vuole tenere come bagaglio a mano) e l'impiegato della Compagnia aerea (che insiste perché essa vada invece nella stiva), viene completamente modificato: il dialogo originale prevede che l'impiegato proponga a Johnny di annullare il viaggio e il rimborso dei biglietti già pagati (cosa che Johnny rifiuta, imbarcando necessariamente il bagaglio); la versione che esce dal doppiaggio italiano è che il tizio proponga l'acquisto di un terzo biglietto di modo da poter portare a bordo il bagaglio e che Johnny rifiuti.

La differenza è macroscopica in quanto fa percepire allo spettatore la sensazione che una spilorceria, peraltro  incomprensibile, possa essere stata la causa dei fatali eventi successivi!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati