La recensione su The Rover

di Sandy22

7 stelle

I paesaggi desertici e sconfinati dell'outback australiano fanno da sfondo a una storia ambientata in un futuro postapocalittico in cui gli uomini sopravvissuti (non ci viene mai detto come si è giunti alla distruzione) si muovono nella polvere più simili a bestie che a esseri umani. E allora, in mezzo alla miseria, alla disperazione, all'indifferenza più raggelante, che cosa rimane? David Michôd prova a raccontarcelo con questo suo secondo lungometraggio -dopo l'interessante Animal Kingdom- attraverso un roadmovie di inseguimento in cui Eric (Guy Pearce) è sulle tracce di un gruppo di criminali che gli hanno rubato la macchina, ovvero tutto ciò che lui possiede e tutto ciò per cui la vita può avere ancora una dignità. Ad accompagnare Eric c'è Rey (Robert Pattinson), fratello di uno dei criminali che, creduto morto, era stato lasciato indietro dai suoi compari.

Un viaggio dunque attraverso i maestosi landscapes australiani, ripresi con grande maestria, perché il regista sa che quel tipo di paesaggio ha un forte impatto emotivo ed è perfetto per raccontare l'incontro di due solitudini, una voluta, quella ombrosa, dura di Eric, l'altra non ricercata volontariamente, quella di un outsider come Rey. I due attori danno un'ottima prova attoriale e dal momento che i dialoghi sono ridotti all'osso, entrambi devono recitare con il volto e con gli sguardi, soprattutto Guy Pearce; Robert Pattinson invece dimostra di essere un attore di talento (ma, dopo essere diventato famoso con la saga di Twilight, già si era fatto notare in Cosmopolis di Cronenberg) interpretando un giovane strano, instabile, ma in fondo solamente alla ricerca di un briciolo di calore umano.

The Rover è un film con un ritmo molto lento in cui la macchina da presa indugia spesso sul volto scavato e sporco di polvere dei protagonisti, un film denso e a volte faticoso per la sua crudeltà, un percorso abilmente diretto da David Michôd con uno stile interessante e che fa sperare buone cose per il futuro. Inoltre, il finale è la perfetta conclusione di questo viaggio e riempie di senso l'intero film.