Regia di Woody Allen vedi scheda film
Parlare di Genio nel caso di Woody Allen non e’ assolutamente uno sproposito. Prendiamo questo film ad esempio. Uno sguardo ironico e nostalgico ai tempi andati in cui la radio era il mezzo di comunicazione di massa piu’ diffuso, coi propri divi, le proprie leggende e gli avvenimenti dietro le quinte di cui erano all’oscuro gli ascoltatori. Questi ultimi continuavano a condurre le loro vite sognando un mondo che in realta’ non esisteva nemmeno. Allen, regista e sceneggiatore, crea un magico spaccato di quell’epoca, rivissuto attraverso i ricordi e le esperienze di un bambino nato e cresciuto nel quartiere ebraico, creando un simpatico alter ego di se stesso che ci guida attraverso un collage di eventi, gags, situazioni e canzoni assolutamente irresistibile e toccante, quasi magicamente felliniano in certi passaggi. Da lodare in blocco il formidabile cast, per un film delizioso, gustoso, intelligente e brillante, venato di una sottile vena malinconica, assolutamente imperdibile e forse titolo un po’ sottovalutato della filmografia di questo Autore.
(Roberto Taddeucci)
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