Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Un film un po' maledetto per i tagli che ha dovuto subire, sia per la distribuzione che motivi politici. Certamente Damiani riesce ad uscire dal giro a tondo che Leone aveva proposto che tutti andavano seguendo, avvicinandosi ad un tema, che poi altri seguiranno. La scelta tematica del dualismo fra intellettuale ed azione, funziona, viene fuori la figura sorniona ed ipocrita dell'intellettuale che approfitta dell'ignoranza per avere la meglio, senza fare i conti che l'intelligenza una volta che c'è ed è svegliata, fa il suo corso. Qui vengono inseriti temi che il genere non ha mai affrontato ed un gusto diversa affiora da più parti, anche se il clima non aspira certamente ad essere convogliato nel genere spicciolo. Certamente l'interprete di punta è Volontè e la carica che si porta dentro è senz'altro insostituibile, per portare il risultato a casa, mentre tutte le figure secondarie rientrano troppo nei canoni previsti e prevedibili, Un film prettamente politico che affascina anche lo spettatore più semplice, proprio perché riesce a convogliare il suo messaggio in maniera estremamente cinematografica, da non trascura l'apporto di Franco Solinas alla sceneggiatura.
Unas troia dimostrativa che ha il pregio di non apparire tale
Morricone riadatta le musiche di Bacalov da grande esperto
Una delle sue migliori regie
Una forza della natura, capisce tutto del suo personaggio
Il ruolo del fratello maledetto, un volto che non si dimentica
Qui ha cambiato rotta ed ha centrato il bersaglio
Cioè Carla Gravina, sempre ottima e grande,a cnhe se il ruolo è piccolo
Caratterista funzionale
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta