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Snowpiercer

Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film

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La recensione su Snowpiercer

di Abelard
1 stelle

Un film di una banalità imbarazzante, molto pretenzioso, molto supponente e molto pubblicizzato, infarcito di una stupidità di fondo galoppante.

Poniamo di non essere a conoscenza che questa pellicola è l'ennesima trasposizione cinematografica dell'ennesima Graphic-Novel.
Si spengono le luci ed inizia il film.
Siamo nel 2014, in piena crisi mondiale dovuta al Surriscaldamento Globale. Vari Governi si mettono d'accordo per disperdere nell'atmosfera un agente gassoso per controllare il problema.
Alcune, drammatiche, righe di testo spiegano invece che, a causa di questa dispersione, in poco tempo il pianeta è stato congelato e le forme di vita si sono estinte; solo "i preziosi pochi che sono a bordo dell'Arca sferragliante sono gli ultimi sopravvissuti dell'umanità".
Cambio di scena repentino.
Dettaglio di un portellone sigillato che viene aperto.
Ed ecco che fanno la loro comparsa gli 'Americani Cattivi', in tenuta antisommossa e fucili d'assalto, che iniziano ad impartire perentori ordini a dei poveracci, sporchi e cenciosi, ma soprattutto indifesi.
In una manciata di scene si crea il contesto completo, e nelle successive scene si delinea l'immediato futuro: la 'Rivolta degli Oppressi'.
In 11 (undici) minuti, compresi i titolo di testa, già è stata stesa la passerella su cui marcerà il dramma fino alla sua ineluttabile fine.
Dopodichè, seguono 2 (due) ore di artificiosi colpi di scena, senza nessun senso e senza nessun motivo di esistere; digressioni socio-filosofiche fini a se stesse; rimaneggiamenti della storia, per sviare lo spettatore; inserti fuori luogo e fuori tempo; drammatizzazioni sopra le righe...
Il tutto supportato da una 'regia' che definire approssimativa è fare un gran complimento; un 'montaggio' che rasenta, constantemente, il ridicolo e che non si spinge mai oltre la soglia della mediocrità; ed una 'fotografia' inesistente tanto da far più che supporre che le inquadrature siano state realizzate 'a caso'.
Insomma... è come leggere un pessimo 'giallo' di 300 pagine in cui, dopo 295 pagine di nulla, in sole 5 pagine il Protagonista risolve tutti gli enigmi sciorinando fatti ed avvenimenti che nelle precedenti 295 non sono presenti... magari terminando con un bel "l'assassino è il maggiordomo".

Ora, poniamo di essere a conoscenza che questa pellicola è l'ennesima trasposizione cinematografica dell'ennesima Graphic-Novel.
Il risultato, comunque, non cambia; semmai scade ulteriormente perchè le differenze di contenuti, tra la Graphic-Novel e questa trasposizione cinematografica, sono abissali.

Per concludere...
Un film di una banalità imbarazzante, molto pretenzioso, molto supponente e molto pubblicizzato, infarcito di una stupidità di fondo galoppante.
Tutto il resto è fuffa.

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