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Quel treno per Yuma

Regia di Delmer Daves vedi scheda film

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Neve Che Vola

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quel treno per Yuma

di Neve Che Vola
10 stelle

Nutro pochi dubbi sul fatto che sia uno dei migliori western della storia del cinema.
Ecco le parole della canzone all'inizio (che spero siano corrette, mi ha aiutato un amico americano):

There is a lonely train called the 3:10 to Yuma.
The pounding of the wheels is more like a mournful sigh,
There's a legend and there's a rumour, when you take the 3:10 to Yuma,
You can see the ghosts of outlaws riding by,
(Riding by
In the sky)
Way up high the buzzards keep circlin the train,
While below the cattle are thirsting for rain...

(C'è un treno solitario, chiamato il treno delle 3:10 per Yuma
il rumore delle ruote assomiglia più a un singhiozzo lamentoso,
c'è una leggenda ed una voce, quando prendi questo treno,
che tu possa vedere i fantasmi dei fourilegge che cavalcano (nel cielo)
Lassù gli avvoltoi tengono circolo intorno al treno,
mentre di sotto il bestiame brama per la pioggia...)

Se sono corrette come credo, ecco che riassumono fin dall'inizio il doppio carattere che ha l'andare a Yuma, in prigione: di punizione ed allo stesso tempo di liberazione.
In tutto il film pare che Ford/Ben Wade si renda ben conto di essere, in fin dei conti, un disperato. Non solo tenta di persuadere Heflin/Dan Evans di lasciarlo andare, minacciandolo, offrendogli dei soldi, in ogni modo; allo stesso tempo non perde tempo di notare quanto egli sia più fortunato ad avere una moglie e dei bambini che lo aspettano. "Cercherò di riportarglielo indietro vivo" commenta verso la donna preoccupata. Il treno che lo porta a Yuma nella realtà dei fatti, su un altro piano, più psicologico, lo porta verso la redenzione, da escluso dalla società e solitario al tipo di vita che in fondo deve aver sempre desiderato.
E' proprio questa doppia valenza, a mio avviso, a dare credibilità al finale: Dan Evans sacrifica la vita degli stessi che avevano tentato di farlo fuggire (un eccezionale Richard Jaeckel nel ruolo di Charlie), come se smettesse di far parte di loro, per prendere quel treno e salvare la propria vita e quella di Heflin. Se avesse sacrificato Heflin, avrebbe ucciso una parte di sè, forse l'unica occasione che gli si presenta di cambiare, senza contare che l'influenza e la dirittura morale del povero contadino devono averlo profondamente influenzato (una delle frasi più commoventi del film la dice proprio Heflin, mentre la moglie lo supplica di rinunciare. Forse prima poteva, ma ora "ho sentito Alex gridare, un ubriacone ha dato la vita per difendere il diritto alla pace che tutti abbiamo. Potrò far di meno?") Invece sacrifica quelle parti di sè che lo tengono prigioniero dei propri demoni.
Alla fine cade la pioggia, proprio come fosse una fiaba, e infatti lo è, una fiaba unica, bellissima e veritiera. Da quel treno si possono vedere cose fantastiche, come i fantasmi dei fuorilegge, come la propria verità psichica.
E di nuovo interviene la canzone (la musica fa da leitmotiv al film, perfino Ford la fischietta e si ode una ragazza che la canta):

So when you take the train called the 3:10 to Yuma,
And leave the things you love you leave with a silent prayer.
(a silent prayer)
(...)
When the 3:10 to Yuma whistles it's sad refrain
Take that train.

(Cosi', quando prendi quel treno chiamato il Treno delle 3:10 per Yuma,
e lasci le cose che ami, parti con una preghiera silenziosa
(...)
quando il treno delle 3:10 per Yuma sussurra il suo triste ritornello
prendi il treno).


Sulla trama
Perfettamente bilanciata tra sogno e realtà, tra fisicità dei paesaggi e trasposizione psichica degli avvenimenti.
Non so come fosse quella scritta da Elmore Leonard, ma...preferisco non saperlo. 

Sulla regia di Delmer Daves
Secondo questo straordinario regista, il ruolo del regista deve essere quello di farsi notare il meno possibile. I movimenti verso l'alto della macchina da presa li volle proprio per rendere il senso della desolazione del paesaggio, eppure è come se fossero necessari, armonici, non una scelta arbitraria.
Daves, fosse solo per questo film, dovrebbe essere ricordato tra i grandi senza mezzi termini, ma al suo attivo ha pure Cowboy, un altro film che trovo straordinario, L'amante indiana, La fuga, l'albero degli impiccati, L'ultima carovana.......

Sulla colonna sonora
Cosa c'è da dire su un capolavoro? Grandi vocals di Frankie Laine e colpo di genio di Duning, oltre alle bellissime parole!

Cosa cambierei
L'effetto su di me è così potente, che ne ho limitate le visioni per non farlo diventare routine, sono incredulo che la prossima volta mi potrà rifare lo stesso effetto. Non mi vergogno a dirlo, è uno dei pochi films che mi facciano piangere. Anche solo a sentire la musica: nel finale una melodia discendente eseguita da pochi fiati e accompagnata dai pizzicato della chitarra trasmette un senso di meravigliosa solitudine, lascia breve spazio al commento solitario della chitarra con il tremolo degli archi in sottofondo, fino a che - e qui sta il miracolo - a piena voce degli archi viene cantato il tema, cui seguono le parole
So when you take the train (due note dell'oboe) called the 3:10 to Yuma,
e il coro femminile sottolinea il carattere fiabesco e di silenziosa preghiera dell'animo di chi va a Yuma.
Preferisco vederlo da solo, non solo per non mostrare o faticare a trattenere le lacrime, non riesco a sopportare dei commenti in diretta del tipo "la storia è incredibile", "sono tutti freschi e pulitini" etc., mentre davanti agli occhi mi sembra di vedere scorrere un miracolo che parla dell'interiorità umana, come se un branco di bestie calpestasse coi piedi sporchi un terreno sacro. 
Ecco, se potessi cambiare qualcosa, cambierei me stesso oppure il fatto di dover correre il rischio di dover far scandagliare il mio animo troppo direttamente a qualcuno, mentre sono sotto l'influsso di questo film.

Su Delmer Daves

Secondo questo straordinario regista, il ruolo del regista deve essere quello di farsi notare il meno possibile. I movimenti verso l'alto della macchina da presa li volle proprio per rendere il senso della desolazione del paesaggio, eppure è come se fossero necessari, armonici, non una scelta arbitraria.
Daves, fosse solo per questo film, dovrebbe essere ricordato tra i grandi senza mezzi termini, ma al suo attivo ha pure Cowboy, un altro film che trovo straordinario, L'amante indiana, La fuga, l'albero degli impiccati, L'ultima carovana.......

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