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Quel pomeriggio di un giorno da cani

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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La recensione su Quel pomeriggio di un giorno da cani

di millertropico
8 stelle

Due giovani reduci dal Vietnam in un caldo pomeriggio del 22 agosto 1972, pianificano e realizzano una rapina in banca.
Il tentativo però è maldestro, e ben presto si ritrovano intrappolati nell'edificio circondato dalla polizia, insieme alle persone prese ome ostaggio.
Ma non si arrendono nè si scoraggiano, anzi! al contrario, saranno fortemente stimolati dall'inatteso incitamento della folla che si raduna sempre più turbolenta e numerosa intorno a quello che si sta trasformando in un eccitante evento mediatico ripreso e amplificato dai stampa e televisioni accorse prontamente sul posto.
E' questo l'incipit dal quale Sidney Lumet è partito per realizzare ila sua emozionante pellicola, accurata ricostruzione cinematografica di un fatto di cronaca realmente accaduto.
Quel pomeriggio di un giorno da cani, è infatti davvero molto di più di un semplice heist movie:  ma la chiara dimostrazione che già un anno prima di Quinto potere, aveva  compreso perfettamente la devastante potenza dei mezzi di informazione, Nel mettere in scena l'episodio, non si limita quindi "semplicemente" a descriverlo soltanto, ma utilizza invece   l'occasione per fare in parallelo una netta denuncia nei confronti di una società contraddittoria e nevrotica, dove il potere dei media è già capace di trasformare in poche ore due perfetti perdenti in eroi. (una malvessazione ideologica che poi contagerà il mondo intero).
La prova di Al Pacino (un omosessuale che sogna di far cambiare sesso al proprio amante) è davvero straordinaria e non gli è da meno l'altrettanto maiuscola prestazione di John Cazale, un altro attore di rango  purtroppo prematuramente scomparso, qui nei panni del complice spaurito e disadattato..
Meritato Oscar a Frank Pierson per la migliore sceneggiatura originale.

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