Regia di Ben Stiller vedi scheda film
"Beautiful things don't ask for attention"
Walter Mitty (Ben Stiller) è l'archivista dei negativi della rivista Life, arrivata alla stampa del suo ultimo numero. A sommarsi allo stress di un possibile licenziamente arrivano un insopportabile superiore e un negativo mancante, che a detta del fotografo è "la quintessenza della vita". Walter, noto sognatore ad occhi aperti, sarà spinto dalla collega di cui è innamorato ad avere, per una volta, un'avventura reale.
La colonna sonora è notevole, costellata da pezzi rock più o meno famosi che accompagnano tutta l'avventura di Mr. Mitty (con Space Oddity di Bowie a darne l'avvio e a guidarla nel senso). Mille punti stima per aver inserito Far Away di Jose Gonzales.
Ma? Ma il "colpo di scena" finale riesce a rovinare tutto il buono che Ben Stiller accumula nel film nel giro di due minuti. E' una cosa talmente scontata, senza senso e non divertente che può essere espiata dallo sceneggiatura solo a pedate in viso. Di sicuro non è sufficiente allungare il brodo per altri 10 minuti per servire una morale altrettanto scontata e già esplicitata in tutti i precedenti momenti del film.
La regia di Ben Stiller è molto curata e pulita, mai esagerata. Sa dosare gli effetti speciali e le (poche) scene demenziali con i momenti riflessivi lasciati alla camera fissa e soprattutto non spreca mai un paesaggio. Proprio i luoghi visitati dal protagonista sono uno dei migliori aspetti della pellicola, che probabilmente avrà causato un'impennata di vendite per i biglietti aerei verso l'Islanda.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta