Regia di Spike Jonze vedi scheda film
Film molto bello, interessante, ci conduce a scoprire che anche le espressioni della mente artificiale possano produrre emozioni. Altamente evocativa sotto questo aspetto la scena il cui Theodore "perde" Samantha poichè sottoposta ad upgrade, Joaquin Phoenix (Theodore) riesce a trasmetterci con pathos e perfezione lo stato ansioso e disperato di uomo innamorato che non trova più la sua donna.
"Her" ci chiama a rispondere all' inquietante interrogativo: potrà la mente umana essere sostituita? La sceneggiatura propone i diversi punti di vista, facendolo con garbato equilibrio tra il fantascientifico, il lievemente grottesco, l'accattivante e intrigante. Tutto questo snodandosi tra inquadrature veramente belle e coinvolgenti senza essere stucchevoli.
Nella relazione instauratasi tra l'umano Theodore e il sistema operativo Samantha lui però non ha fatto i conti con un aspetto rilevante: l'infedeltà di "lei", la quale si giustifica in maniera disarmante poichè non prevede nelle sue espressioni questa componente umana.
Lo sviluppo del film è attraente, incuriosisce e sorprende, il palco cade con il finale: scontato, banale, appiciccato lì come se non venisse in mente altro di buono. Peccato, un vero peccato.
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