Regia di Spike Jonze vedi scheda film
“Stai avendo una storia con il tuo computer?!” Assurdo, immorale, patetico? In realtà l'unica a sorprendersi di questa notizia è l'ex moglie del protagonista. In un futuro non troppo lontano in una città pulita, elegantemente artificiale, pacificata, gli uomini vivono in stretta simbiosi con macchine sempre più sofisticate. Theodore di mestiere fa lo scrivano; sarà per un paralizzante bisogno di specializzazione o a causa di una nuova ondata di analfabetismo ma molte persone sono ormai incapaci di esprimere per iscritto i loro sentimenti. Tragico? Forse ai nostri occhi ma Theodore e i suoi contemporanei non ne sembrano per nulla turbati. Nel film il raffinamento dei costumi, della cultura e della tecnologia va di pari passo con una crescente solitudine. Attraveso repentini e sorprendenti mutamenti il film racconta la curva inarrestabile di un'evoluzione o involuzione che si apre a scenari inimmaginabili. Scritto e interpretato benissimo, “Lei” non tiene conto delle violente spinte di coloro che da questo possibile e poco invidiabile sviluppo sono escluse e risulta pertanto interessante ma poco plausibile.
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