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Dark Skies - Oscure presenze

Regia di Scott Charles Stewart vedi scheda film

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La recensione su Dark Skies - Oscure presenze

di amandagriss
8 stelle

 

L’invasione aliena non è un tripudio di spettacolari fuochi d’artificio, non si manifesta attraverso imponenti navi spaziali che si stagliano minacciose nei cieli del mondo, non si serve di affascinanti quanto letali raggi di luce blu in grado di disintegrare tutto ciò che investono. L’invasione aliena non predilige entrate in scena in pompa magna, non ama la distruzione di massa e per di più in tempi brevi; mantiene un profilo basso, preferisce agire nell’ombra, paziente e metodica dissimula la sua reale natura travestendosi di eventi squisitamente a misura d’uomo. Quando finalmente decide di mostrarsi per ciò che realmente è lo fa semplicemente perché il suo piano di ‘conquista’ è giunto al termine, dopo un lungo lavoro di studio e osservazione del soggetto selezionato. L’invasione aliena è un virus subdolo e pericoloso che silenzioso penetra nei nostri corpi e, una volta attecchito, giace in latenza per anni impedendo così all’organismo ospite di mettersi in guardia e prendere le dovute precauzioni, finché gli è possibile farlo. Gioca di viscida astuzia, coglie di sorpresa e alla sprovvista, soppesando il momento più opportuno in cui manifestare tutta la sua carica virulenta, approfittando della debolezza fisica -il classico caso di abbassamento delle difese immunitarie- che in termini di vissuto quotidiano si traduce in uno dei tanti periodi difficili e critici che attraversa il nostro piagato mondo. Come un morbo che non conosce guarigione, colpisce al cuore della nostra umanità, al fondamento stesso della nostra società: la famiglia. Ultimo unico baluardo che ancora resiste insiste e combatte seppur spaventosamente malridotto, rinnovando quotidianamente la perpetua strenua battaglia per la sopravvivenza. Le eterne universali problematiche dell’affannosa esistenza terrena -come il lavoro che manca e le spese che aumentano, la complicità e l’affiatamento tra marito e moglie che vanno affievolendosi nel tempo, i figli che crescendo entrano in conflitto con i genitori- indeboliscono i rapporti, li consumano e li deteriorano, generando enormi fratture, distanze incolmabili e voragini abissali che sprofondarci dentro diviene praticamente un gioco da ragazzi. Autodistruzione. Ideale humus fertile per il disegno di conquista aliena, che trovando le condizioni ideali per l’applicazione del ‘divide et impera’ mira all’isolamento del singolo dall’insieme, il quale, indifeso e sguarnito, si rivela più fragile e quindi più adatto ad essere sopraffatto e predato. E allora mai abbassare la guardia, mai venir meno alla forza e compattezza del gruppo, mai permetterle di guadagnare terreno. Ma il nemico gioca sporco, spesso e volentieri. Si serve dei limiti, dei difetti e della complessità di cui son fatti gli esseri umani al fine di ritorcerglieli contro; su di essi plasma la sua arma migliore con la quale sferra l’estremo, definitivo attacco vincente.

Dopo il IV tipo il cinema rispolvera il tema della possessione aliena confezionando un film dignitosissimo, forte di una scrittura robusta e ben articolata che, prendendosi tutto il tempo che le occorre, imbastisce un racconto originale ed avvincente in grado di intessere una fine tensione di cui si impregna la pellicola, montando man mano che si arriva al cuore della vicenda. Dove la componente claustrofobica va accentuandosi fino a stringere in una morsa soffocante i suoi protagonisti. Largo spazio alle psicologie dei personaggi, e dinamiche familiari ben in rilievo. Capacità di realizzare un racconto fantastico rimanendo saldamente con i piedi per terra. Riuscendo nell’impresa di fondere la classica storia sui rapimenti alieni con l’ancor più classica storia di fantasmi, dove una famiglia-tipo si ritrova a vivere assediata nella propria vulnerabile dimora -video sorvegliata 24h su 24- da presenze invisibili e malvagie, che l’alba di un nuovo giorno di certo non farà sparire. Per ultimo, ma non ultimo, l’ottimo uso del sonoro, efficace nel restituire l’assordante penetrante presenza/interferenza aliena registrata dai campi magnetici terrestri. Buona visione.

 

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