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Psyco

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Psyco

di AlbertoBellini
10 stelle

 

Marion, impiegata di una società immobiliare, fugge dalla città per raggiungere il suo fidanzato, con quarantamila dollari sottratti ad un cliente. A causa di un forte temporale, Marion è costretta a fermarsi e passare la notte in un motel. Il proprietario è Norman Bates, uno strano tipo di giovane oppresso dall'autoritario carattere della madre. Norman si rivelerà non essere il ragazzo buono e timido che vuol far credere.

 

"Il miglior amico di un ragazzo è la propria madre."

 

A parer mio, i registi che hanno contribuito a riscrivere il cinema horror, trasformandolo in quello che oggi chiamiamo post moderno, sono quattro: George Romero con "La Notte dei Morti Viventi", John Carpenter con "Halloween", Roman Polanski con "Rosemary's Baby" ed, in primis, Alfred Hitchcock con questo immenso capolavoro.

Il miglior thriller/horror della storia del cinema? Probabilmente si. Il miglior film di Hitchcock? Probabilmente si e nel 2015, non conoscere o non aver visto "Psycho" è un reato penale.

Tratto dall'omonimo romanzo del 1959 di Robert Bloch, "Psycho" è una pellicola che, ancora oggi, dopo ben 55 anni, è in grado di inquietare, angosciare e spaventare. Cose che il 90% degli horror moderni non riescono a fare minimamente.

Ma Hitchcock ci riuscì, nel 1960 diede vita a Norman Bates, una figura che, come ha detto Snaporaz68 nella sua bellissima recensione, spaventa più di tutti i mostri digitali creati nell'attuale generazione.

E dopo tutti questi anni, parlare di un opera come "Psycho" è inutile, perchè potrei scrivere miliardi di righe su quanto sia perfetto, dalla regia al montaggio, dalla recitazione degli attori alle indimenticabili sequenze della doccia e del finale, in cui Anthony Perkins, grazie ad uno sguardo ed un sorriso, trasmette quello che potremmo definire "il male allo stato puro", ma che Norman Bates definirebbe "l'amore di una madre". Bravissime anche Janet Leigh (Marion) e Vera Miles (Lila).

"Psycho" resta uno dei picchi più alti della settima arte, una pellicola tanto semplice quanto complessa nel suo piccolo.

 

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