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La vita di Adele

Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film

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La recensione su La vita di Adele

di NickZeta
9 stelle
"Fate L'Amore non la Guerra, si sta meglio al letto che sottoterra"
Peccato che quando si parla di amore, specialmente omosessuale, si va a puntare allo "scandalo". Ma l'amore è la cosa più bella della vita, e quando si ama tanto qualcuno si finisce per fare l'amore con lei. Peccato che quando si fa vedere due persone che fanno l'amore, si va a puntare alla "pornografia". Ma "La Vita di Adele" non parla di sesso, ma di filosofia.
Questo film racconta la vita di Adele, adolescente di 17 anni in cerca di se stessa, un po' timida, molto insicura e speranzosa.
È una semplice ragazza che va a scuola, passa del tempo con le amiche, parla, gioca, studia, mangia, dorme ed è in ricerca di qualcuno da amare. E forse lo troverà, Emma, una ragazza colta dai capelli blu.
Ma questa relazione durerà ? Gli porterà la felicità che tanto cerca ?
Il film riesce nell'intento di rappresentare la vita, i suoi lati positivi e negativi, le difficoltà che si possono trovare durante il cammino per trovare se stessi e sopratutto a dare spazio ai piccoli piaceri della vita, come mangiare. Adele infatti ama mangiare, e il cibo in questo film è molto importante, tant'è che nel film il rapporto con i genitori è sedersi a tavola e mangiare.
Questo, in verità, è un film molto orale, Abdellatif Kechiche si focalizza principalmente sulle labbra di Adele in gran parte della pellicola, mentre sorride, mentre parla, mentre mangia, mentre litiga, mentre bacia Emma e mentre fa l'amore con lei. La bocca può dare piacere e godimento, può farci parlare ed esprimerci, farci urlare e farci chiedere scusa. La possibilità di comunicare ci  rende unici, la parola è importante, e infatti in questo film si parla molto di filosofia e di politica ( argomenti non poi così Sexy ). Ma nella vita non si è sempre felici, ed Adele ( come tutti noi ) ha i suoi problemi, i suoi difetti e i suoi errori. Un plauso va assolutamente alle due coraggiose e meravigliose attrici: Léa Seydoux ( che possiamo ricordare nel piccolo ruolo in "Midnight in Paris",  seppur qui sia irriconoscibile ) e Adèle Exarchopoulos ( ragazza caratterizzata dal suo bel viso e i suoi incisivi ) che riescono a suscitare emozioni ed a interpretare due personaggi complessi mostrando tutta la loro incredibile bravura ( anche nelle "scandalose" scene di sesso ). Abdellatif Kechiche gira quindi un grande film dove però la sua regia molto semplice, ma pulita, non risulta protagonista. Ottimo il montaggio e la fotografia, la mancanza di musica poi rende il tutto più "normale" e "naturale".
Ciò che viene filmato dopotutto è la vita di tutti i giorni, piccole azioni che compiamo ogni giorno, da soli o in compagnia. Piccola pecca tecnica è l'utilizzo di troppi primi piani e campi stretti.
Scene "Hot" molto ben girate ed interpretate, anche se per molti potranno essere un po' troppo "spinte".
Passa fortunatamente in secondo piano il rapporto contrastante tra gli Etero e gli Omosessuali; essendo ambientato in francia, dove è stato da poco  legalizzato il matrimonio gay ( cosa che in italia non accadrà mai ), ciò appare normale e comprensibile, non è un film che parla di quanto è difficile essere omosessuali, ma di quanto è complesso l'amore. Questo film rappresenta la vita in tutto e per tutto, mostra la bellezza, la felicità, il dolore, la rabbia e tutti gli ostacoli che si incontrano vivendo e amando.

 

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