Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film
Ho raccolto in ordine sparso le mie impressioni su questo film, perché la prima, violenta sensazione è stata quella di un gelo totale, ed avendo amato La Graine e la mulet e L'ésquivedovevo capire in cosa mi sentissi "tradita".
Intanto, divieto categorico (scherzo, ovviamente) di visione della versione doppiata di questo film (in risposta alle considerazioni fatte da lorebalda qui: //www.filmtv.it/film/55744/la-vita-di-adele/opinioni/732473/) perché tutto quel che lui dice sulla recitazione, in francese non ha motivo di esistere. Le due ragazze sono brave, diverse, sincere e credibili e io sinceramente non ho percepito la disparità di cui parli tra la gestualità dell'una e dell'altra. Vero che il personaggio di Emma è abbozzato e la narrazione ne risente, ma d'altra parte il film parla della Vie d'Adèle.
Una fase in particolare in cui avrei gradito un racconto più articolato è quando si passa dalla vita in comune al tradimento e alla separazione, perché, cavolo, in un film di tre ore viene trattato in modo davvero frettoloso e sbrigativo. Insomma, Adèle si sente sola PERCHÉ? Perché è stata lasciata un po' in disparte alla festa? Andiamo! Non si capisce.
Effettivamente quella freschezza iniziale si disperde velocemente: all'inizio mi stavo facendo ingannare dal mio sguardo fotografico e quindi mi stavo appassionando ai gesti semplici, alle inquadrature, alla luce negli occhi di quest'attrice gatta e acerba che interpreta Adèle, a questa macchina da presa intima e selvaggia. Ma poi questa magia finisce.
Il problema del sesso. Filmare il sesso è difficile, siamo d'accordo, perché è una cosa molto personale, e ci si mette molto in gioco, ci si espone. Ma se lo mostri deve avere un senso, e devi farlo bene, altrimenti è sterile. Cosa mi vuoi dimostrare? Che il sesso con una donna è finalmente soddisfacente mentre quello con un uomo non lo era stato?
Io tutto questo non l'ho visto, e mi ha fatto pensare a due ipotetiche spiegazioni:
- o Kechiche non ha avuto abbastanza coraggio, perché il coraggio non è quanto esplicito decidi di essere, ma quanto di privato decidi di infilare in un film, quanto vissuto; dal momento che IMHO o sei bravissimo a raccontare o attingi al tuo vissuto, e la differenza in quel caso si nota. È la stessa differenza tra l'amore raccontato in bella forma e l'amore che parte da un dolore o piacere reali, e se non sei un genio a raccontare, 'arrivano' a destinazione allo spettatore solo nel secondo caso
- l'altra possibile spiegazione, è che Kechiche non capisca niente di sesso e attinga a stereotipi perché non saprebbe come raccontare altrimenti il sesso da innamorati, che è la vera differenza rispetto al passato di Adèle. Se così non fosse non infilerebbe tutta una serie di luoghi comuni: il sesso lesbico è diverso perché le lesbiche fanno sesso orale e gli etero no? Oppure per gli orgasmi coi volti rossi e una manciata di gemiti? Nah, il tentativo di raccontare gli orgasmi di entrambe mi ha fatto ridere, e poi mi ha fatto tristezza, perché una volta capita l'intenzione il risultato è deludente. Confesso infine che per un attimo ho desiderato una svolta più intelligente, nel momento in cui Adèle si è avvicinata al collega di scuola: ho pensato bene, ora la storia diventa ancora meno etichettabile, non è lesbica, non è etero, non sa ancora cosa vuole essere ma almeno scopre che anche il sesso etero la soddisfa. Magari è meno scontato di come sembra. Almeno, questo pensavo, da quanta passione ho visto nei baci che si davano mentre ballavano. E invece niente, quella è stata solo una parentesi rimasta 'appesa'.
Ma il vero problema è proprio che non c'è PASSIONE. Questo dall'inizio alla fine mi ha torturato e questo, solo dopo attenta riflessione, ho realizzato solo un po' dopo aver finito il film. Non c'è passione. Cavolo, è un film su una storia d'amore che nasce per di più dai turbamenti di un'adolescente che non ha ancora capito del tutto il suo orientamento sessuale. È una storia d'amore apparentemente devastante con una ragazza più grande e che quindi, come è logico che sia, non durerà. Come diamine si fa a raccontare una storia del genere senza PASSIONE? Nella stessa recensione di lorebalda è stato giustamente sottolineato il calore della scena di masturbazione: ma perché è lasciata in pasto ad Adèle. E infatti c'è un'altra scena secondo me in cui c'è altrettanta passione: quando si vedono per l'ultima volta. Credo ci sia più erotismo e passione in quella mano baciata e leccata che in tutto il resto del film.
Per il resto, siamo d'accordo: gelo. Non c'è emozione. Puro compitino con tutti i topoi piazzati nel momento giusto al posto giusto. Cercavo di ricordare film che per me rappresentano amore, sesso e passione. Prima scena: i Protagonisti di Altman con Tim Robbins. Il sesso di Altman sono volti, occhi, sudore e sussurri: vuoi dirmi che oltre al sesso c'è intimità. Niente di esplicito, però emozionante. Seconda scena: Jungle fever di Spike Lee, la passione sulle scrivanie d'ufficio, l'alternanza di movimenti veloci e impetuosi con lenti massaggi e morbidi baci fra labbra carnose: mi stai dicendo che anche se è una passione scoppiata in ufficio, questi due potrebbero starsi innamorando. E funziona! Ma cosa mi vuole dire Kechiche qua? Mi vuole spiegare come fanno l'amore le lesbiche? Come si innamorano? Sinceramente, non ci vedo nessuna delle due cose.
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