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Tracks - Attraverso il deserto

Regia di John Curran vedi scheda film

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La recensione su Tracks - Attraverso il deserto

di alan smithee
7 stelle

 

Mia Wasikowska

Tracks (2013): Mia Wasikowska

 

“Un viaggio con i cammelli non si inizia e non si finisce....si può solo cambiare durante il tragitto”.

Parola di Robyn Davidson, tosta ragazzina bionda che dal 1975 si mette in testa di intraprendere un viaggio solitario che attraversi tutto l'infinito deserto australiano: quasi tremila chilometri tra sabbie rosse splendide quanto micidiali, con un minimo necessario per un puro sostentamento per lei, il suo dolcissimo labrador nero femmina, e i bizzarri 3 cammelli e mezzo (il mezzo è un cucciolo). Cammelli? In realtà piuttosto dromedari, se non mi vengono meno alcune vaghe riminiscenze infantili legale al numero delle gobbe dei caratteriali ma in fondo dolci bestioni (a parte i maschi non castrati in amore), ma non facciamo inutilmente i precisetti, tanto tutti sappiamo che si tratta di specie animali molto affini. In ogni caso tutt'altro che animali autoctoni, ma perfettamente adattatisi al clima dopo che sono stati importati el continente australe per essere adibiti ai lavori di fatica, per poi essere "dismessi" ad inizi 900 e sostituiti dalle macchine, e finiti dunque per inselvatichirsi.

 

Mia Wasikowska

Tracks (2013): Mia Wasikowska

 

Le ragioni di quel viaggio epico, che suscita presto l'interesse mediatico grazie alla sponsorizzazione fondamentale del National Geographic, e permetterà alla giovane di incontrare l'amore più contrastato ma vero di tutta una vita, si riconducono ad uno shock infantile della giovane, legato alla morte per suicidio della madre; così come l'amore incondizionato di Robyn per gli animali, e in particolare per il suo dolcissimo cane, si rifanno allo shock della perdita del suo cagnolone bianco, una volta che, orfana di madre, la bimba fu condotta a vivere con la zia. Da questo trauma deriva una diffidenza della giovane per le masse, per la gente che parla e non sa ascoltare, ma invade ed assale il prossimo con parole e fatti che inquinano letteralmente la poesia e la bellezza incontaminata della natura, una volta che questa riesce a tenersi lontano l'uomo civilizzato.

 

Mia Wasikowska

Tracks (2013): Mia Wasikowska

 

Tracks è anche uno sguardo complice ed affettuoso nei confronti dei nativi aborigeni, spesso forzati ad adeguarsi ad uso e costumi non loro e violati con inconsapevole superficialità delle proprie usanze, dei propri riti segreti tramandati gelosamente di padre in figlio.

 

John Curran

Tracks (2013): John Curran

 

John Curran, regista un po' discontinuo autore comunque del buon adattamento de Il velo dipinto, dirige un film che riesce a tratti a risultare emozionante; una pellicola che si ciba di paesaggi mozzafiato, restituendoceli nel loro spudorato candore che non ha e non deve avere riguardo per nulla e nessuno. Tracks, che sembra una favola, ma che al momento dei titoli di coda ci mostra foto della vera Robyn Davidson che ci aiutano a capire che davvero molto di quanto visto corrisponde al vero, ci insegna almeno una cosa fondamentale che noi uomini dovremmo ricordarci di osservare molto più spesso: la capacità di ascoltare i richiami della natura, le leggi universali che regolano i cicli e le vite degli esseri viventi diversi dall'uomo: specie tutte che, diversamente dalla razza umana, temono e rispettano la natura, riuscendo ad ascoltarla, ad assecondarla, e non ad imbrigliarla e assogettarla grettamente a proprio arbitrario ed indiscriminato uso e consumo. Una valida performance da mattatrice assoluta per la giovane Mia Wasicowska, ora finalmente cresciuta ed in grado di sfoderare un notevole temperamento che ben si accompagna alla piacevolezza estetica che l'ha sempre caratterizzata.

 

Rolley Mintuma, Mia Wasikowska

Tracks (2013): Rolley Mintuma, Mia Wasikowska

 

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