Regia di Dario Argento vedi scheda film
Uno degli horror più conosciuti e apprezzati di sempre, “Profondo Rosso” di Dario Argento è una sorta di spartiacque tra il periodo giallo/thriller della cosiddetta “trilogia degli animali” e i suoi lavori successivi che saranno degli horror veri e propri. Il regista punta tutto sull’aspetto visivo concentrandosi sulle stupende scenografie, sull’efferatezza degli omicidi mostrati e sui colori forti e accesi che compongono l’opera; anche gli aspetti tecnici sono di eccellente fattura: regia ottima, montaggio intelligentemente frenetico, effetti speciali superbi di Rambaldi e musiche ormai leggendarie dei Goblin. La trama è semplicissima (c’è il solito assassino “argentiano” che commette numerosi delitti, un pianista e una giornalista indagano) ma è la sceneggiatura, forse, l’unico punto dolente, con avvenimenti poco analizzati e scelte poco logiche. Capolavoro? Forse per gli appassionati che ne apprezzeranno l’alto contenuto di sangue e il senso di macabro e che ameranno il modo (effettivamente originalissimo) con cui viene scoperto l’assassino; ci si avvicina sicuramente però. Fu l’ultimo film in cui recitò Clara Calamai, famosa per “Ossessione” di Visconti.
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