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Professione assassino

Regia di Michael Winner vedi scheda film

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La recensione su Professione assassino

di mmciak
6 stelle

"The Mechanic-Professione assassino"
diretto nel 1972 da Michael Winner,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia racconta che
Arthur Bishop,killer professionista,
elimina su commissione il vecchio amico di suo
padre Harry McKenna.

Avendo scoperto che il figlio di McKenna,Steve ha tutte
le "doti" necessarie per il mestiere,decide, di sua iniziativa,
di ammaestrarlo e prenderlo come socio nelle successive
missioni che gli vengono assegnate,ma fa l'errore
di non avvisare l'organizzazione.

Il Film prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer e
e la United Artists rappresenta quasi l'inizio
della collaborazione tra Micheal Winner e
uno dei "Duri di Hollywood"  Charles Bronson,
che questa volta nel ruolo di Bishop,
professione "meccanico" e in sintesi Killer
professionista e uomo solitario e preciso.

Infatti il regista ci porta dentro l'ottica
del personaggio per come nasce
la sua professione e che gli vengono
portati i dati della vittima e fa quasi
30 minuti senza dialoghi e solo a vedere
come prepara l'omicidio in modo che
sembra un incidente per poi farci entrare
per come vive.

Quello che salta all'occhio e che ci troviamo di fronte
un uomo senza emozioni e molto cinico,
perché accetta di ammazzare il suo amico
affarista senza battere ciglio,nonostante
gli abbia chiesto aiuto,poi quando conosce
il figlio e vediamo che è ancora più spietato
a festeggiare durante il funerale del padre,
e lo ammaestra a diventare un Killer,
ti accorgi che in effetti tutto il complesso
generale è in questa maniera che ci disegna
personaggi cattivi da principio e il regista
con un linguaggio narrativo teso,nervoso
e attento al dettaglio,riesce a coinvolgerti
nella vicenda.

Questa cosa che Bishop lo recluta
farà scatenare l'organizzazione
a farlo fuori a Napoli dopo che
poi avevano ammazzato l'uomo
stabilito e allora si difenderà
con tutte le forze.

Quella che mi è piaciuta è l'atmosfera
tesa che si crea grazie alle musiche di
Jerry Fielding che aiutano a questo clima
e la cupa Fotografia di Richard H. Kline
e Robert Paynter.

Però a mio parere cade nell'ingenuità narrativa
quando devono uccidere delle persone in uno
stabilimento dove ci sono le telecamere,
peccato che prima Arthur parla di dire di
"farla franca" e quella scena è una esecuzione,
anche se bisogna dire che la scena dell'inseguimento
in moto è girata benissimo,fino all'esplosione
finale,ed è memorabile.

Bisogna dire che il co-protagonista Jan-Michael Vincent,
nel ruolo di Steve McKenna,tiene testa all'enorme
carisma e potenza facciale di Bronson,
e figurano anche:
Keenan Wynn-Jill Ireland-Linda Ridgeway-
James Davidson-Lindsay Crosby
e Frank Dekota.

Il Film ebbe molto successo e ha dalla sua
un recente Remake del 2011 di Simon West
con Ben Foster,Tony Goldwyn e Donald Sutherland.

In conclusione un Film gradevole,
dove c'è un atmosfera e un linguaggio
narrativo teso e nervoso,che ti coinvolge,
e dove non esistono personaggi positivi
con un Bronson potente protagonista,
per una pellicola cattivissima e spietata fino alla fine,
anche se a tratti non convince fino in fondo,
dove l'omicidio è protagonista fino
all'esplosivo finale inaspettato.

Il mio voto: 6,5.

    

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