Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Non vado molto d accordo con i giurati di Cannes, e le loro opinioni, diciamo che concordo spesso con quelli della mostra di Venezia da dove secondo me escono capolavori ( Lussuria, Il segreto di Vera Drake,The wrestler....)
L ultimo dei Coen ambientanto negli anni 60 ha come protagonista un cantante folk, che tra una cantata el altra non ce la fa manco a sbancare il lunario,tra stanchezza,fame e complicazioni sentimentali.In un club desolato e mezzo vuoto si esibisce con altri personaggi squallidi ,pensando di poter finalmente fare una audizione con un magnate della musica.Per una serie di circostanze piu' o meno fortuite,si ritrovera' davanti all industriale ma non fara' breccia.Le canzoni sono lente e ripetitive (per i miei gusti) ,i dialoghi banali,i personaggi a volte comici , a volte tristi non entrano in sintonia col pubblico e tutto resta distante ,lontano.Il gatto pero' e' favoloso...scherzi a parte non e' un film che ti tocca dentro ,forse per via di una musica a noi quasi estranea.
Gia' " Non e' un paese per vecchi " non mi avevano esaltato, credo che i tempi di "Fargo " non torneranno piu'.
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