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I due volti di gennaio

Regia di Hossein Amini vedi scheda film

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La recensione su I due volti di gennaio

di mc 5
10 stelle

Grande grande grande film. Il trailer mi aveva ampiamente ispirato e aspettavo l'uscita in sala. Senonchè, leggo le prime recensioni e sono mezze stroncature. Dapprima ci resto male ma è già capitato che le mie aspettative vengano mal ripagate. Ci sta. Ma le osservazioni critiche (che parlano di un film vecchio, troppo classico, che scimmiotta atmosfere sorpassate e vetuste) non mi convincevano. E per fortuna il mio intuito non aveva fallito. E la carta vincente è proprio la "classicità sobria", insomma facciamolo quel nome: questo film ha i colori di un thriller alla Hitchcock. Quello che domina per tutta l'opera, quello che regna in ogni inquadratura, è un (seducente) clima di DUBBIO, SOSPETTO, AMBIGUITA'. Sentimenti resi magistralmente da due attori protagonisti semplicemente meravigliosi. Sì, proprio un bel "giallone" classico avvinghiato ad una schermaglia di sentimenti sempre tormentati, che coinvolgono lo spettatore in un vortice di passioni cui è difficile resistere. Drammone di gelosia dunque, oltre che thriller. Insomma un intrattenimento davvero popolare, decisamente old style. E capita di pensare se dietro la macchina da presa al posto del pur bravo Hossein Amini, che peraltro ha scritto anche la sceneggiatura adattando un romanzo di Patricia Higshmith, ci fosse stato Hitchcock che capolavoro ne sarebbe venuto fuori, con tra le mani due personaggi come questi due uomini ambigui e sospettosi mossi da una gelosia che tracima nell'odio. Francamente non ho capito i detrattori, certe cose non le concepisco. Per esempio più d'uno ha parlato con spregio di una "Grecia da cartolina": scusate eh, protagonisti sono due turisti americani in visita ad Atene a cui si aggiunge una guida anch'essa americana...e allora come ce la dovevano mostrare la Grecia?? Buia e fredda? Ma per piacere! Una coppia di americani, lei femminilmente birichina lui consulente finanziario che ha speculato truffando tanti clienti, in vacanza ad Atene incrociano il proprio percorso con quello di una giovane guida turistica che arrotonda con piccoli inganni ed espedienti. Tra i due uomini, dietro una parvenza d'amicizia, si scatena subito una competizione virile, con la moglie di lui oggetto del desiderio di entrambi. Una rivalità malefica tra due uomini in fondo mediocri che non fanno che scambiarsi i ruoli del gatto e del topo. Ma questo è solo l'inizio di una vicenda sempre più torbida e che ben presto vede una svolta tragica con la morte accidentale di una persona che avrà terribili conseguenze per i tre protagonisti. Ma ho già detto anche troppo, per un "giallo" decisamente troppo. Le atmosfere ambigue e malate sono quelle giuste, sostenute da un cast di alto livello, da Viggo Mortensen a Oscar Isaac (entrambi strepitosi!) più una Kirsten Durst sufficientemente brava. Non date retta alle stroncature, questo è intrattenimento popolare ma in confezione de luxe.

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