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Edge of Tomorrow - Senza domani

Regia di Doug Liman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Edge of Tomorrow - Senza domani

di M Valdemar
5 stelle



locandina

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014): locandina





Il giorno del trota.

Trotterella, tremebondo dapprima tracotante poi, il trotesco Cruise, lungo tracciati temporali che, ad ogni nuovo trapasso (il suo), lo riproiettano al risveglio della stessa giornata. Quella cominciata in malo modo, a dir poco: l'eroe a sua insaputa si ritrova nel bel mezzo di un fottuto campo d'addestramento pronto (si fa per dire) per il massiccio sbarco del giorno dopo nei luoghi della guerra; e degradato da ufficiale a soldato semplice per un sottile scherzo del gigantesco Brendan Gleeson. Nessuno lo riconosce o è disposto a credergli, eppure il suo faccione piacione appare spesso sugli schermi del globo terrestre per una giusta causa, ovvero la generale chiamata alle armi per difendersi dai cattivissimi alieni invasori.
Ma non importa: che Edge of Tomorrow non punti granché su una sceneggiatura inscalfibile (è invero contraddistinta da più d'una falla e inverosimiglianza di troppo, e incanalata per scorciatoie/scappatoie che hanno a che fare col tempo ma solo in quanto rimedio estemporaneo e sbrigativo), così come non vi sono tracce alcune di una qualche forma di agente filosofico/riflessivo - tale da poter annoverare l'opera tra le fila della cosiddetta sci-fi intelligente - è evidente sin dal pincipio.
Anzi, non è affatto un male, dopotutto: la zona d'elezione - dichiarata, scevra da pretestuosi pesanti intenti "pensanti" - è quella dell'action rude rumoroso e giocoso, dell'intrattenimento tout court.
Certo, poi il (video)gioco, con lo scorrere dei minuti ed il susseguirsi/ripetersi degli eventi, tende a mostrare la sua natura (ultra)derivativa (i titoli di riferimento sono già noti e fin troppo riconoscibili) ma soprattutto il suo carattere ed incedere semplicistico: le situazioni ed il loro inevitabile fisiologico reiterarsi si accumulano senza inventiva (gli stereotipi da caserma, quelli del "soli contro tutti"), ed in modo eccessivamente rigido, meccanico, talché a prevalere è, di rimando, una ricezione altrettanto meccanica. Come quando capita, ad esempio, di seguire per inerzia le imprese da joystick di qualcun altro, livello dopo livello, morte dopo morte, fino alla vittoria.
Alcuni aspetti curiosi, interessanti - come la causa dei poteri dell'eletto di resettare e ricominciare da capo (la sostanza bluastra di un alieno alfa ucciso che gli infetta sangue e cellule), le figure assai riuscite degli invasori stessi, o la presenza di un'altra persona che ha avuto le medesime facoltà e conseguenti (s)venture (l'eroina, stampata sui muri delle città, Emily Blunt) - smorzano in parte la prevedibilità e il (super)effetto déjà vu dominanti.
Inoltre, una tenuta coesa nel suo insieme ("professionale", al solito, per genere e budget, la struttura-film nell'assicurare ritmo forsennato e l'attenzione dei più) cerca di sopperire a palesi mancanze narrative (il lato sentimentale della coppia poteva e doveva essere gestito molto meglio, personaggi di contorno poco e male sfruttati, contesto appena abbozzato) e chiedendo di sorvolare su una risoluzione ancora una volta facilona e intuibile (un'unica mente che controlla l'intera armata: basta eliminare quella con una manciata di ordigni e il gioco è fatto).
Intuibile pure il lieto fine - con tutti i risvolti "temporali" del caso (in particolare nell'ambito del rapporto tra i due protagonisti) - ma non dispiace affatto. Come senz'altro non risultano sgradite la visione delle multiple eliminazioni di Tom Cruise (l'avrà capito? Dai, non si può voler veramente male a quest'uomo) - il che conferisce anche toni insolitamente leggeri, divertenti - o quella di Emily Blunt in (un'inconsueta) versione atletica e cazzuta.
Della quale sarebbe stato certo più interessante seguire le sue, di giornate in loop. Ma tant'è: il divo è l'altro. Pronto ad un altro domani di mirabolanti imprese impossibili ben remunerate.


Emily Blunt

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014): Emily Blunt




Emily Blunt

Edge of Tomorrow - Senza domani (2014): Emily Blunt

 

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