Regia di Martin Brest vedi scheda film
Se avesse approfondito un po’ di più gli spunti moralistici, avrebbe centrato in pieno le quattro stellette. Visto in chiave "comedy" perde di peso specifico ma guadagna molto di brio. Stradivertente, infatti, dominato da un De Niro in stato di grazia, tanto più se se calato in una parte solitamente a lui non congeniale (la commedia leggera, appunto). A fare le veci del dramma ci pensa lo squisito cocktail distillato dal genere poliziesco e dall’inseguimento avventuroso, che si richiama al fascino del viaggio "on the road" attraverso l’America. Forse c’è un inseguimento in macchina di troppo ma la spassosissima azione (per altro priva di violenza) esclude il rischio della ripetitività. I dialoghi sono abbondanti ma calcolati al millimetro, con battute davvero indovinate. Suggestiva la parentesi umana durante l’incontro con la figlia, cui fanno da collante il cuore d’oro del "criminale" (l’ottimo Grodin) e la simpatica confusione mentale del protagonista. Da non perdere.
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