Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ho letto le peggiori cose su questo film. Per lo più ne criticavano la sceneggiatura, che invece per me è un capolavoro. Dialoghi da brividi, che ti sfondano dolcemente il cuore. Qua si parla delle emozioni umane, e non solo in termini di azione e reazione. Qui viene mostrato quel drammatico soggettivismo tipico dell'essere umano, quello secondo cui i suoi problemi sono i più importanti, e la conseguente pretesa che vengano considerati da tutti. L'egoista che chiede in lacrime agli altri di non essere egoisti con lui.
E' un film sulla solitudine dell'uomo che non sa rendersi conto che ogni cosa inizia e finisce con lui, che quello che accade è un problema inesistente, ed è chiaro... perché se fosse davvero un problema sarebbe universalmente riconosciuto. Mentre qui, gli stessi eventi, a qualcuno causano dolore infinito, ad altri piacere e spensieratezza. E' una pellicola magistralmente diretta da un Ridley Scott che vuole proporre uno scorcio di vita di personaggi che sembrano avere tutto e poi non hanno niente, e di altri che sembrano stupidi ed insignificanti ma che alla fine vivono bene. E a nessuno importa niente. Un cadavere è una disperazione per chi lo piange, e una gioia per chi lo va a depredare arricchendosi. Stesso evento, emozioni diverse. Una donna muore: colui che l'amava impazzisce di dolore, quelli che l'hanno uccisa la gettano nella spazzatura. Stesso evento, reazioni opposte. Qual è quella giusta? Chi può stabilire il diritto di soffrire o di gioire di un evento, se non noi stessi? Io creo gioia in un determinato punto, e dolore in un altro. Ma quel punto è neutro. La materia, l'azione, in sé, è totalmente neutra. Io muoio, e gioia e dolore non esistono più in quel punto perché non ci sono mai state.
Regia: 9
Sceneggiatura: 9
Cast: 9
Fotografia: 8
Musiche: 8
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