Regia di Tibor Takacs vedi scheda film
Film mentecatto in tutto e per tutto, e realizzato peraltro con la mano sinistra (anzi, diciamo pure con il piede sinistro) da uno specialista in ciofeche del genere. Improponibile.
All'interno del subgenere aberrazioni naturali mostruose pochissimi sono i film salvabili quanto a qualità. Ma persino partendo da tali premesse viene difficile capire come si possa realizzare nel secolo XXI un filmaccio ignobile come questo “Deadly Water” (conosciuto anche come “Kraken: Tentacles of the Deep”). È un prodotto televisivo, d'accordo, ma persino nei bassifondi della TV ci deve pur essere un addetto al controllo della qualità di quel che si gira e/o acquista, no? In questo caso le scene col mostro sono realizzate male, ma male, male, male. Si vede lontano un chilometro che il mega-calamaro non è presente ma solo sovrapposto digitalmente. Ma anche volendo soprassedere sulla qualità tecnica, resterebbe una pellicola priva di senso dove a pensarci bene il mostro del titolo è solo una figura marginale dell'intreccio narrativo. E per concludere, un paio di chicche: 1) Le due graziose biondine (in teoria due ricercatrici dell'università) sono per qualche misteriosa ragione sempre in bikini. 2) Il calamaro gigante -novità assoluta- emette suoni a metà fra il ruggito e lo squittio e perfettamente udibili dall'orecchio umano. Finale mentecatto in linea con quello che era stato proposto fino a quel momento.
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