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42 - La vera storia di una leggenda americana

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Regia di Brian Helgeland

Con Harrison Ford, Chadwick Boseman, Nicole Beharie, Christopher Meloni, T.R. Knight, Alan Tudyk, John C. McGinley, Lucas Black... Vedi cast completo

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Trama

All'indomani della Seconda guerra mondiale, il mondo del baseball americano costringe ancora i giocatori di baseball afroamericani a partecipare ai campionati per soli neri, non permettendo loro di accedere alla massima divisione e unirsi alle squadre di giocatori bianchi. Stanco di questa forma di segregazione razziale, Branch Rickey (Harrison Ford), manager generale della squadra dei Brooklyn Dodgers, promette a sé stesso di riuscire a portare un giovane americano nero nella lega professionistica, scegliendo l'ex stella dell'atletica giovanile Jackie Robinson (Chadwick Boseman).

Approfondimento

42: LA VERA STORIA DI JACKIE ROBINSON

Il 15 aprile 1947 Jackie Robinson usciva dal tunnel dell'Ebbets Field con indosso la divisa dei Brooklyn Dodgers recante sulla maglia il numero 42. In quel momento, uno dei tabù principali della Major League (la barriera razziale) veniva rotto: per la prima volta, un giocatore nero di origine afro-americana varcava la soglia della più importante divisione americana di baseball, mischiandosi con i giocatori bianchi. Ciò che portò a quel momento nasconde però dietro una storia molto più complessa di quello che si pensa: per partecipare a quell'incontro, Robinson aveva dovuto affrontare schiere di oppositori e bigotti contrari alla "contaminazione" razziale nel mondo del baseball. A raccontare la storia di Robinson e di Branch Rinkley, l'allenatore che ha contribuito al suo debutto su uno dei campi più prestigiosi al mondo, è il regista e sceneggiatore Brian Helgeland, che in 42 mostra come l'ingresso nella Major League del giocatore abbia contribuito a dare una scossa alla società del periodo e abbia cambiato le regole d'ingresso al mondo dello sport. Nell'America razzista degli anni Quaranta era infatti impossibile per i giocatori neri, relegati in una divisione a parte, entrare in un team di giocatori bianchi.
La sceneggiatura messa a punto da Helgeland trae spunto dalla testimonianza di Rachel Robinson, la moglie di Jackie, che ha messo a disposizione della produzione ricordi personali e aneddoti sul periodo compreso tra il 1945 e il 1947, anni durante i quali Robinson si è sposato e ha militato tra le fila della lega per giocatori neri prima del suo esordio in Major League.

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Ad interpretare Jackie Robinson è Chadwick Boseman, attore scelto in primo luogo per la notevole somiglianza con il vero Robinson e poi per la sua capacità di trasmettere le emozioni - rabbia, frustrazione e paura - anche solo attraverso la mimica facciale. Ad aiutarlo a sfidare la segregazione a cui i giocatori neri sono costretti è Branch Rickey, il maturo allenatore dei Dodgers che, a dispetto delle contestazioni che verranno, spinge Jackie a non reagire a nessuna provocazione verbale o fisica: il loro è nella fattispecie un patto che li spingerà a concentrarsi solo ed esclusivamente sul gioco del baseball, ignorando tutto il resto. Branch è interpretato da Harrison Ford, per la prima volta alle prese con un personaggio realmente esistito e di una certa importanza. Per entrare nei panni dell'allenatore, Ford sul set ha indossato protesi e imbottiture e, studiando vecchi materiali d'archivio in cui era possibile sentire la voce (particolare) del vero Branch, ha modificato anche il suo modo di parlare.
Così come accaduto realmente, anche in 42 al fianco di Jackie vi è sempre la moglie Rachel, che con il marito condivide ogni momento, delusioni e gioie comprese. A interpretare Rachel è Nicole Beharie, che ha avuto modo di consultare la vera Rachel e ricevere da lei la giusta carica emotiva per un personaggio che è al tempo stesso moglie, amante, amica e compagna di squadra.
Un altro alleato forte di Jackie, a cui deve anche una parte di successo, è Wendell Smith, uno scrittore di baseball afro-americano che viene assunto da Branch per aiutarlo a destreggiarsi tra le insidie della politica e della fama. Interpretato dall'attore Andre Holland, Wendell capisce le lotte di Jackie, dato che anch'egli stesso è costretto a lottare contro le discriminazioni nel suo lavoro (allo stadio, ad esempio, i giornalisti di colore erano all'epoca costretti a sedersi in tribuna con la macchina da scrivere sulle ginocchia e non nelle apposite aree per la stampa).

I COMPAGNI DI SQUADRA DEI BROOKLYN DODGERS

Nel 1947 la squadra dei Brooklyn Dodgers era guidata dal famoso manager ed ex giocatore Leo Durocher, interpretato in 42 da Christopher Meloni. Su spinta di Branch, Durocher accoglie in squadra Jackie Robinson nonostante i giocatori fossero contrari all'idea. Sin dal suo ingresso nella rosa, Jackie si ritrova contro la maggior parte dei compagni, ragazzi cresciuti per lo più in quartieri in cui la segregazione era ancora forte. Tra gli oppositori e firmatari di una petizione contro si segnalano Dixie Walker e Kirby Higbe, interpretati rispettivamente da Ryan Merriman e Brad Beyer, mentre tra coloro che offrono per primi la loro mano a Jackie vi è Ralph Branca, a cui presta il volto Hamish Linklater. Ci vuole un po' di tempo prima che alcuni dei Dodgers si avvicinino a Jackie e due episodi in particolare contribuiscono affinché ciò avvenga. Il primo capita quando, durante una partita contro i Phillies di Philadelphia, l'allenatore della squadra rivale insulta ripetutamente Jackie, spingendo il compagno Eddie Stanken (interpretato da Jesse Luken) a intervenire e a prendere posizione. Il secondo invece ha luogo quando, durante una partita a Cincinnati, il compagno Pee Wee Reese abbraccia Jackie in risposta ai continui fischi a questi indirizzati che provengono dagli spalti.

DETTAGLI DI PRODUZIONE

Poiché la maggior parte dei campi e degli stadi di baseball sono stati rimodernizzati, per la produzione di 42 ci si è dovuti recare nel sud degli Stati Uniti per rintracciare tre vecchi campi da gioco, simili a quelli degli anni Quaranta: l'Engel Stadium di Chattanooga (nel Tennessee), il Luther Williams Field di Macon (in Georgia) e il Rickwood Field di Birmingham (in Alabama). In particolar modo l'Engel Stadium quello che lo scenografo Richard Hoover ha trasformato nell'Ebbets Field, facendo riferimento alle foto e ai disegni del periodo 1945-1947.
È toccato invece alla costumista Caroline Harris ricreare le divise dei giocatori e gli abiti d'epoca indossati da Harrison Ford, Chadwick Boseman e Nicole Beharie.

Note

Il titolo fa riferimento al numero della maglia indossata da Jackie Robinson, primo giocatore di colore della Major League.

Trailer

Commenti (3) vedi tutti

  • Un bel film ed una storia abbastanza appassionante. La nascita del primo eroe del baseball fra quelli di ogni colore. I bianchi avevano vita 'facile' e non contano. Sarebbe bello non riuscire a distinguere il colore delle persone, ancor meglio vederlo, ma non notarlo.

    leggi la recensione completa di Brady
  • Ispirato ad una storia vera...piccole rivoluzioni per un grande cambiamento...7

    commento di Bibi0075
  • Pessimo, prevedibile, ruffiano. Per fortuna ad un certo punto arrivano i titoli di coda.

    commento di Tortellaüberalles
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

supadany di supadany
7 stelle

Sport and good feelings costituiscono un binomio tra i più indissolubili del cinema a stelle e strisce, con tanti film alle spalle ma soprattutto tante storie da raccontare. Il rischio è quello che si somiglino quasi sempre un po’ troppo e anche in questo caso non si può inneggiare al principio di originalità, ma il soggetto è assolutamente vincente e il… leggi tutto

4 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

Enrique di Enrique
6 stelle

Guardando alla storia vera di questo Jackie Robinson. viene naturale comprendere che si tratta di una grande storia, profondamente americana, intensamente drammatica ed emozionante, perfettamente telegenica… ergo niente di meglio sulla piazza da dare in pasto ad un pubblico che ha sempre bisogno di nuovi miti o eroi o comunque modelli da imitare (e talora invidiare). Per giunta, quando ho… leggi tutto

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giurista81 di giurista81
6 stelle

Dal candidato all'oscar Brian Helegland (per la migliore sceneggiatura non originale con L.A. Confidential) arriva un film sportivo basato su una storia vera, attraverso il quale si evidenziano le problematiche di un Stato (gli Stati Uniti d'America) che, dopo aver sconfitto la minaccia nazista, si rivela a sua volta flagellato da vergognosi atteggiamenti razzisti a danno dei "negroes". La…

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Brady di Brady
7 stelle

Prima base, seconda base, ... strikeout, ... arabo per me. Il baseball non è certamente lo sport più interessante del mondo, ma non facciamolo sapere agli ‘USAni’. Se già solo vuoi imparare a capire qualcosa di questo sport, può essere un buon viatico. Non moltissimo in verità, ma si intravedono le infinite sfumature che lo contraddistinguono. E…

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Recensione
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