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Tutto può cambiare

Regia di John Carney vedi scheda film

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La recensione su Tutto può cambiare

di Siaeman
8 stelle

Quando parlo di film che hanno la capacità di farmi riconcilare con il cinema ho in mente prodotti come TUTTO PUO' CAMBIARE.

 

Un film dolce, semplice e per niente scontato.

 

Partiamo dagli attori Mark Ruffalo e Keira Knightley: entrambi perfetti nelle loro parti.

Ruffalo, discografico licenziato dalla sua etichetta perché non riesce a rinnovarsi e ad essere al passo dei tempi, aderisce al ruolo in modo spettacolare. Interpreta sì la parte del fallito, ma senza farti provare nessun tipo di compassione, come invece sarebbe accaduto nel 99% dei film. La sua bravura sta nel farti tifare per lui, affinché lui riesca a rialzarsi e a riprendere non solo il lavoro ma anche il rapporto con una figlia (Hailee Steinfeld, un po' sottotono) che lo giudica malissimo solo guardandolo.

Keira Knightley l'ho sempre adorata per quel suo viso molto particolare. Un viso che a volte esagerava nel fare le faccine e le smorfiette, che qui invece dosa perfettamente e si apre ad espressioni vere e totali.

La sua Greta viene notata dal discografico Dan Mulligan (Ruffalo) mentre accenna un suo pezzo sul palco di in un pub poche ore dopo avere avuto la notizia che il suo ex, cantante affermato, la tradisce con una ragazza della casa discografica.

 

Molto azzeccato l'inizio del film, quando una stessa scena viene fatta vedere più volte dal punto di vista diverso dei due protagonisti. Non una novità, ovvio, ma il modo in cui sono state girate e montate queste scene mi ha dato l'impressione che il regista John Carney (già dietro ad un altro ottimo film musicale come Once - Una volta) avesse bene in mente come voleva far approcciare il pubblico a questa storia. Anzi, voleva fare una cosa che molti registi non fanno: incuriosire lo spettatore.

 

Da urlo la colonna sonora originale (il cd non si riesce a trovare facilmente sia nei negozi sia negli store on-line, ed è un peccato enorme).

 

Adam Levine, frontman dei Maroon 5, interpreta in modo molto credibile il ragazzo che tradisce il personaggio della Knightley. La sua apparizione è breve, non possiamo spellarci le mani ad applaudirlo, ma parte sicuramente con il piede giusto: sicuramente non è da mettersi le mani nei capelli come altri suoi precedenti ed illustri colleghi e colleghe.

 

Arrivando a conclusione.......quattro stelle per un film delicato, non banale e soprattutto non scontato. Riesce a raccontare una storia non infarcita dei soliti stereotipi e che si lascia seguire senza nessuna difficoltà.

Anzi.....quando iniziano a scorrere i titoli di coda..........quasi quasi................dispiace...................

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