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Disconnect

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Regia di Henry Alex Rubin

Con Jason Bateman, Hope Davis, Frank Grillo, Michael Nyqvist, Paula Patton, Andrea Riseborough, Alexander Skarsgård, Max Thieriot... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (6)

Trama

Differenti storie si intrecciano in un mondo in cui le persone cercano relazioni umane nel mondo cablato di internet. Una coppia in crisi riscopre l'amore quando si ritrova costretta a mettersi alla ricerca dei soldi rubati in seguito a un furto di identità. Un ex poliziotto vedovo è alle prese con la difficile crescita di un figlio che perseguita on line un compagno di classe. Due affettosi genitori lottano contro il tentato suicidio del figlio musicalmente dotato ma introverso all'inverosimile. Un'ambiziosa giornalista televisiva convince un adolescente reclutato su un sito di videochat per soli adulti a divenire il soggetto di una storia che però metterà a rischio la vita di lui e la carriera di lei.

Approfondimento

DISCONNECT: INTERNET E LE SUE CONSEGUENZE

Nel mondo cablato del XXI secolo, internet è diventato il luogo in cui, per vincere la solitudine, individui appartenenti a sfere socioculturali differenti ricercano un contatto umano. Ciò che si trova al di là dello schermo di un pc, di un tablet o di telefono cellulare, non sempre però è esente da rischi: conoscenze, amicizie, amori e passatempi virtuali finiscono spesso per influenzare e ridefinire le relazioni quotidiani, accentuando solitudini, problemi e estraniamento dalla realtà. Disconnect, primo lungometraggio di finzione diretto da Henry-Alex Rubin su sceneggiatura originale di Andrew Stern, parte da questo presupposto per esplorare le conseguenze - non certo esaltanti - che la tecnologia moderna ha sui singoli individui. Protagonisti della storia sono un avvocato troppo preso dal suo lavoro e dalsuo telefono per comunicare con i propri figli, una coppia in crisi che cerca nei forum e nei giochi on line il rimedio alla loro frustrazione per un matrimonio in crisi, un ex poliziotto vedovo che si rende conto di avere in caso uno dei cyber bulli a cui era abituato a dar la caccia e una giornalista talmente ambiziosa da non rendersi conto dai pericoli che possono nascondersi dietro ai siti per soli adulti.

L'ILLUSIONE DI NON ESSER SOLI NELLA PIAZZA VIRTUALE

La sceneggiatura di Disconnect segue in parallelo l'evolversi delle vicende dei suoi protagonisti, personaggi immersi in situazioni avvincenti e facilmente riconoscibili. Partendo dall'osservazione di un semplice dato di fatto - l'abitudine delle persone a usare telefoni e pc anche a tavola -, Stern costruisce una riflessione sul mondo contemporaneo che esplora come la tecnologia sia in grado di unire e allo stesso tempo di separare le persone. Da sempre, l'uomo ha avuto la necessità di relazionarsi con gli altri e cercare il confronto ma la modernità ha fatto sì che la comunicazione e l'interazione faccia a faccia siano diventate sempre meno importanti per lasciare spazio alle forme mediate: tra tweet, aggiornamenti di stato ed sms, si vive tutti in una sorta di piazza virtuale che cessa di esistere nel momento in cui ci si disconnette.
Con lo spirito da documentarista che lo contraddistingue, il regista Henry-Alex Rubin ha sentito l'esigenza di mettere in risalto le emozioni dei singoli personaggi e i contesti in cui si ritrovano a vivere. Essendo le storie, a parte qualche piccolo incrocio, separate, Rubin ha potuto concentrarsi in maniera separata su ognuna di esse, scegliendone personalmente ogni singolo attore. La vicenda di Derek (ex marine, appena rientrato dalla guerra e incapace di comunicare con le parole) e Cindy Hull, la coppia in crisi in seguito alla morte del loro figlioletto, è interpretata da Alexander Skarsgård e Paula Patton. Per i ruoli di Rich e Lydia Boyd, i genitori del ragazzo "bullizzato" e membri di una famiglia in cui ognuno è troppo preso dai propri telefoni cellulari o iPod, sono stati scelti Jason Bateman (in una per lui insolita parte drammatica) e Hope Davis. I Boyd hanno due figli: Ben, il ragazzo dotato di grande talento musicale ma socialmente isolato, e Abby, adolescente che al contrario del fratello è molto popolare a scuola. Mentre Abby è interpretata da Haley Ramm, Ben ha il volto del giovane attore e musicista Jonah Bobo, autore anche delle musiche originali che Ben compone e/o esegue. La vita dei Boyd cambia di fronte alle malefatte di Jason Dixon, compagno di classe che vessa Ben ricorrendo all'aiuto di Facebook. Jason, che è interpretato da Colin Ford, non è il ragazzaccio che sembra all'apparenza: nasconde infatti nel suo atteggiamento i problemi di relazione con il padre Mike, un ex poliziotto vedovo - non del tutto ripresosi dalla morte della moglie - interpretato da Frank Grillo.
Andrea Riseborough è stata invece scelta per il ruolo di Nina Durham, la giornalista televisiva che intercetta il giovane Kyle, interpretato da Max Thieriot, in un sito web vietato ai minori. Personaggio alquanto multistrutturato, Nina dapprima sente di poter sfruttare la storia di Kyle e il suo "salvataggio" per imporsi nel giornalismo, un universo dominato dai maschi, ma finisce per essere a sua volta salvata da se stessa dopo aver perso parti essenziali della sua personalità.

A NEW YORK E DINTORNI

Disconnect è stato girato per sei settimane a New York e dintorni. Le riprese sono cominciate a Oceanside, a Long Island, nell'abitazione di Derek e Cindy per poi spostarsi nelle modeste abitazioni di Yonkers, dove si sono girate le scene in casa Dixon. Per le riprese in ambienti scolastici, Disconnect ha potuto contare su una vera scuola di Yonkers, che ha messo a disposizione i suoi locali. Ad Harrison, una cittadina ricca nella contea di Westchester, è stata invece individuata la ricca e ultra-moderna abitazione dei Boyd. Sempre nella contea di Westchester ma ad Elmsford, sono state realizzate le sequenze che vedono in azione Nina e Kyle. Mentre l'appartamento di Nina si trova a Riverdale, nel Bronx, gli studi televisivi dell'emittente per cui lavora sono quelli della stazione tv NY1 di Manhattan. Nonostante fosse il suo primo lungometraggio di finzione, il regista Rubin ha rispettato i piani di produzione e, da documentarista, per rappresentare al meglio ogni vicenda ha voluto incontrare e intervistare diverse persone reali che hanno vissuto situazioni simili a quelle raccontate in Disconnect. Nella stessa ottica di realismo, Rubin ha anche invitato gli attori a improvvisare molto sul set, fornendo loro parti di sceneggiatura spesso senza dialoghi: una volta capiti il contesto di ciò che dovevano impersonare, gli attori erano lasciati liberi di entrare dentro ai personaggi e tirar fuori ciò che era nelle loro menti.

Note

Montaggio concitato e caratteri sceneggiati sommariamente costruiscono un dramma corale efficace se non raffinato. La messa in scena delle comunicazioni virtuali resta una sfida difficile da vincere, ma il gioco degli interpreti compensa la freddezza dell’oggetto. Peccato che la morale sia gridata e ribadita: il ralenti finale che fa culminare in violenza fisica i soprusi virtuali pare imprimere sullo schermo il messaggio a caratteri cubitali, come fosse un’altra conversazione online.

Trailer

Commenti (3) vedi tutti

  • questo film fa cagare è troppo lento e depressivo

    commento di Porcocane
  • Ottimo film drammatico, con sfumature thriller.Tematiche profonde e attuali.Ben interpretato

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Bella la messa in scena delle chat che si compongono sullo schermo. Ma nulla più.Un film con poco ritmo, a volte lento e noioso.Non vale il prezzo del biglietto.

    commento di divemaster
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

Spaggy di Spaggy
8 stelle

Smartphone, tablet, iPad, c2c, facebook, forum e chat room. Il nuovo dizionario della lingua universale è il motore da cui partono le vicende di Disconnect di Henry-Alex Rubin. Presentato fuori concorso a Venezia 2012, Disconnect è un esempio di ingiustizia selezionatrice: non si spiega come mai, ad esempio, il film non sia stato ammesso al Concorso, dove avrebbe decisamente attirato tutta… leggi tutto

12 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

alan smithee di alan smithee
6 stelle

Nell'epoca dell'esistenza inderogabilmente on line, che ci fa sentire nudi ogni qual volta ci troviamo sprovvisti del nostro smart phone, nell'era della connessione internet indispensabile come lo è l'aria per respirare,  a volte effettivamente fermarsi un istante a riflettere, disconnettersi e ragionare lucidamente su ciò che si è,  che si sta facendo della propria vita, o su ciò che si… leggi tutto

5 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

lorenzodg di lorenzodg
4 stelle

“Disconnect” (id., 2012) è il primo lungometraggio del regista Henry Alex Rubin dopo aver girato il documentario “Murderball” (2005) che racconta le paraolimpiadi del 2004  (e lo sport di cui il titolo).     Nell’azione quotidiana di molti, moltissimi (ancora non di tutti) di essere davanti ad una ‘tavola’ scura che si può accendere, collegare, sentire e vedere, arriva la… leggi tutto

6 recensioni negative

2019
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Furetto60 di Furetto60
7 stelle

Partendo da episodi interpretati dai protagonisti delle cinque storie, la pellicola ci narra le abituali distorsioni del “mondo cyber”, un mondo invisibile che s'insinua e scorre sotterraneo nei meandri della quotidianità. Le vicende si sviluppano e si incrociano, accomunate da un profondo senso di solitudine, smarrimento ed incomunicabilità…

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Trasmesso il 20 marzo 2019 su Rsi La2
2018
2018
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lolbond007 di lolbond007

Quanto siamo dipendenti dalla tecnologia, oggi? Questo tema è trattato in moltissime pellicole; inizierò io con tre, contando sul vostro aiuto e sulle vostre idee. Scatenatevi!

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supadany di supadany
6 stelle

Sicuramente negli ultimi anni una tra le parole più citate negli usi comuni è “internet”, un universo che tramite l’utilizzo dei computer ha condizionato la vita di tanti essere umani (quasi il 100% dei giovani) e che come tale è divenuta risorsa per tanti, ma anche trappola per alcuni. Tramite una storia corale, Henry Alex Rubin prova a rendere vivo il…

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2015
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Nel mese di agosto questo film ha ricevuto 4 voti
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champagne1 di champagne1
7 stelle

Una giornalista che vuole intervistare un adolescente che si esibisce a pagamento in un sito a luci rosse; una coppia reduce dalla morte del figlio derubata via web dei suoi risparmi; due cyber bulli che costringono un coetaneo ad un atto estremo; un detective di crimini informatici che deve fare una scelta di coscienza difficilissima.   Tutte queste storie che si intrecciano nella…

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logos di logos
4 stelle

Mi soffermo un po’ sulla trama per fare il punto di quel che ho visto. Tre o quattro storie che bene o male si intrecciano.  Praticamente abbiamo due coniugi che hanno perso il loro bambino e non riescono a condividere il lutto, e ciascuno si immerge nella sua routine, il marito in un lavoro d’ufficio frustrante e la moglie in una chat per confrontarsi nella virtualità…

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Nel mese di giugno questo film ha ricevuto 11 voti
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dammiretta di dammiretta
8 stelle

Il primo dettaglio che risalta all'occhio dello spettatore è sicuramente lo stile di ripresa, che per conformità al tema del film vanno a richiamare i tipici video amatoriali  girati senza alcuna conoscenza tecnica, i difetti di questi video vengono quindi applicati alle basi della regia in maniera molto sofisticata: -lo sfarfallio, ovvero la telecamera mossa che fatica a…

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Nel mese di marzo questo film ha ricevuto 4 voti
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ragiunatt di ragiunatt
9 stelle

Oltre ai carnivori ed i  vegetariani, c'è una categoria di mezzo: coloro che mangiano solo animali che hanno ucciso con le proprie mani. Non so se esista un nome per chi segue questa prassi, io li chiamerei "carnivori coscienti"  e ne farei volentieri parte se non abitassi nel centro di una metropoli (i "civich" mi hanno costretto a togliere la rete con cui catturavo i…

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_Rocky_ di _Rocky_
7 stelle

Allievo di James Mangold, il talentuoso Henry-Alex Rubin esordisce alla regia con un film interessante e ambizioso, ritratto di una società contemporanea sempre più coinvolta nel mondo virtuale del web e sempre più "disconnessa" da quello reale che lo circonda: ecco, quindi, il minorenne introverso preda dell'incosciente bullismo; la giornalista che va alla scoperta di…

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Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 3 voti
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2014
2014

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ezio di ezio
7 stelle

Premesso,i film che avevano come soggetto il computer o le varie chat li ho sempre visti con la "puzza" sotto il naso e non mi hanno mai convinto.Questo ho dovuto (in parte) ricredermi,fatto bene,diviso in tre sottostorie che si alternano a vicenda,ma che mantengono un tono altamente drammatico per tutta la pellicola e visto i tempi che viviamo,non sono per niente banali,perche' i fatti che…

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