Espandi menu
cerca
Machete Kills

Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film

Recensioni

L'autore

EightAndHalf

EightAndHalf

Iscritto dal 4 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 233
  • Post 59
  • Recensioni 1018
  • Playlist 35
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Machete Kills

di EightAndHalf
6 stelle

The dark side of Spy Kids. Gli appassionati di Robert Rodriguez sapranno che Machete Cortez alias Danny Trejo è anche il nome del fratello di Antonio Banderas nella trilogia di Spy Kids, che ha aperto Rodriguez al cinema più commerciale nonostante la discreta qualità di intrattenimento. Era comunque cinema politicamente corretto, senza tracce di sangue né ghiotto splatter, ma semplice azione abbastanza sopra le righe su misura per l'adolescente medio. E' evidente dunque che per Machete Kills il 'sopra le righe' non basta, perché fin dall'inizio, con alti e bassi nel ritmo, siamo sparati a velocità ultrasonica nella futilità paonazza di Rodriguez. Se l'America ha sempre voluto uno spauracchio, ancora di più che il singolo personaggio del film quello spauracchio è proprio un Rodriguez che riprende il suo mitico eroe baffutto, tarchiato e bruttissimo per scherzare sui luoghi comuni dell'intrattenimento ma allo stesso tempo appiattire l'encefalogramma dello spettatore intellettualmente più predisposto non minacciandolo ma conducendo su altre strade il sogno cinematografico. Ormai il regista messicano sa che America, supereroi e supercattivi sono stati usurati da migliaia e migliaia di film tutti uguali, quindi qui applica tutta la sua creatività per riprendere gli stereotipi del genere d'azione e spedirli per la tangente dell'apparentemente insulso. Ci vuole ben più coraggio a trovare gli aspetti positivi piuttosto che quelli negativi in Machete Kills, perché in quanto trash di qualità il cinema di Rodriguez ha sempre chiesto di mettere da parte i pregiudizi e gli schemi normali per produrre imprevedibilità e scempiaggini (non ci si vergogna più a dirlo) per il trionfo dell'inutile, del fine a sé stesso, perché il cinema può anche essere questo, estraniarsi dal senso. L'operazione è tanto più intelligente quanto sorprendentemente elitaria perché pacchiana, estrema, delirante e felicemente sconnessa. Facendosi quindi carico di una serie di difetti che chiaramente limitano questo genere di cinema 'anti-cinematografico' ostinatamente originale, Rodriguez ci regala una perla notevole per staccare il cervello, con una parte centrale meno ricca ma con una prima e un'ultima mezz'ora che difficilmente permettono di riprendere il respiro dalla risata precedente. Oltretutto il compito di rendere di qualità la pellicola è lasciata allo spettatore, al suo umore (c'è da dirlo) ma anche alla sua volontà di farsi prendere in giro come raramente, finalmente escludendo qualsiasi intento utilitaristico ricco di sottotesti a favore dell'intrattenimento senza cervello e semplicemente allegro. 
Machete Kills sembra la storia di un adolescente fin troppo cresciuto che gioca con dei pupazzi malleabili ispirandosi a quello che ha sentito distrattamente dai kolossal ipercinetici del nuovo e del vecchio millennio, e quindi facendo morire in continuazione i personaggi che sembavano diventare importanti e destinandoli felicemente al macello di sangue e budella che nella sua fantasia affollano i contesti messicano-americani dei suoi eroi di plastilina. Machete resta perché Machete "capita" (scena esilarante), Machete si allontana senza problemi dal luogo del combattimento (scena esilarante), Machete lega un intestino alle pale di un elicottero e vi si appende per tagliare la testa agli scagnozzi che lo stanno inseguendo (puro genio). E' anche un gran sciupafemmine, ne cambia una ogni mezz'ora (nemiche o amiche che siano), da quella "gnocca spaziale" (il trailer iniziale fa venire le lacrime per le risa) di Amber Heard alla non accreditata Vanessa Hudgens, che ha ormai preso gusto per le parti della ragazza cattiva, dall'eccezionale Sofia Vergara (la sessuofobia e l'emancipazione femminile fatta persona, con le sue tette-fucili e un pene d'acciaio pronto a sparare proiettili letali) all'onnipresente androgina Michelle Rodriguez, prorompente eroina essenziale alla salvezza di Machete, per non parlare di Alexa Vega svezzata dalla quadrilogia del già citato Spy Kids. E i nemici, che cambiano realmente in continuazione fra doppi, tripli e quadrupli giochi, sono sempre supercattivi pronti a mettere al nostro eroe i bastoni fra le ruote per raggiungere i loro obbiettivi, dalle solite volontà terroristiche a elaborazioni di 'razza pura' con il preso sottilmente in giro nazismo. C'è anche spazio per terrori da guerra fredda, con una sfacciata citazione del Dottor Stranamore. El Camaleon, uno dei personaggi più riusciti, cambia quattro attori (tra cui Cuba Gooding Jr., Lady GaGa e Antonio Banderas); Demian Bichir si diverte a fare lo psicopatico schizofrenico con una bomba nel cuore; Mel Gibson fa il nuovo dittatore intenzionato a creare un nuovo mondo distruggendo quello già conosciuto. Le trovate si sprecano, come le grosse risa, per chi le accetta, i canoni hollywoodiani implodono come certe armi che usa Machete, il risultato è anche più indimenticabile del primo episodio. Chissà se Machete tornerà, magari in un'avventura spaziale..

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati