Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film
Steven Rodney McQueen, regista sceneggiatore e scultore londinese di colore, offre anima e corpo in questa sua fatica ispirata ad una storia vera accaduta in America nel 1841, anno in cui un uomo libero, Salomon Northup, viene con l' inganno rapito e venduto come schiavo in Luisiana. Dodici anni di torture, passioni e violenze, lontanissimo dalla propria famiglia e dai suoi affetti, sino alla liberazione avvenuta per mano di un bianco contrario allo schiavismo e desideroso di porgergli il proprio aiuto (Brad Pitt coproduttore, tra l'altro, del film). Tre oscar, uno per miglior film, gli altri due per migliore sceneggiatura e per miglior attrice non protagonista (Lupita Nyong' o) ricevuti all' accademia del 2014, ad Hollywood. Niente male per un lavoro che si presenta da subito ambizioso ed accorato nella presentazione, denuncia e partecipazione alle violenze patite dagli schiavi d' America prima della guerra di secessione. Due ore e mezza abbondanti, ma non ci si annoia, se si fa eccezione per qualche lungaggine nei dialoghi disperati che affratellano le vittime dello schiavismo, intermezzi in cui sembra che parli la voce del regista prima ancora di quella del suo protagonista. Ottima la conduzione registica, buone le interpretazioni, sceneggiatura ed ambientazioni perfette. Voto: 7.
Titolo: 12 anni schiavo; genere: biografico; durata: 140 minuti; firmato: Mario Grippo
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