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Enemy

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Enemy

di axe
8 stelle

Un thriller molto particolare, dalle diverse interpretazioni possibili. Un professore universitario non molto entusiasta della vita e imbrigliato in una storia sentimentale di scarsa riuscita scopre casualmente di avere un sosia, che vive facendo l'attore cinematografico. Curioso di conoscere il proprio simile, apprende che esso e' spostato con una bella donna, incinta, ed intreccia con esso una relazione la quale rapidamente si evolve in un conflitto dal quale uscira' un unico vincitore. Questa la semplice trama del film, ma essa non dice molto dell'opera, che basa il proprio valore sulla costruzione delle atmosfere e sull'utilizzo dei simboli, grazie ai quali - in particolare, anche grazie alla breve ma fondamentale scena conclusiva - si puo' tentare di fornire un'interpretazione. Al di la' di qualsivoglia teoria razionale che spieghi il motivo dell'esistenza di due persone indentiche, non solo per caratteristiche fisiche, ma anche per segni particolari impressi sul corpo, che infatti non viene neppure accennata, la "soluzione" va cercata nell'ambito delle idee. I due sosia potrebbero infatti essere due sfaccettature della stessa persona, differenziate tra loro per quello che e' il loro rapporto con l'altro sesso, qui rappresentato da tre figure reali - una donna volitiva ma in evidente difficolta' nella relazione con il proprio uomo; una donna di carattere piu' fragile, ma destinata alla perpetuazione della specie; un donna piu' in la' con l'eta' che, grazie alla propria maturita', sembra cogliere il senso della vicenda in corso e ne da' spunto allo spettatore - ed una figura metaforica, il ragno, simbolo dell'eterno "tessere la tela" della donna, al fine di garantire la sopravvivenza della specie. La conclusione mostra infatti la sopravvivenza degli individui piu' adatti a cio', un uomo di buona indole, capitato evidentemente con la persona sbagliata, ed una donna incinta, e l'"uscita di scena" dei personaggi meno adatti, uomo fedifrago e meno affidabile, e donna ben proiettata in carriera, ma di fatto sterile. Tuttavia, nell'ultima, breve ed incisiva sequenza, lo spirito della "tessitrice" messo a nudo sembra ritrarsi di fronte all'uomo, l'anima del quale, nonostante la complessita' dell'inteccio ordito, torna a mostrarsi opportunista, istintiva, predatrice ed inaffidabile, chiudendo pertanto un percorso iniziato con la sequenza introduttiva. I titoli di coda sembrano avvallare questa interpretazione. Essi infatti scorrono sui panorami luminosi della citta' di Toronto, quasi l'intuizione finale fosse servita a dissipare le nebbie, rappresentate da colori spenti e tonalita' giallastre, che avvolgono persone ed ambienti per l'intera durata del racconto. Atmosfere soffocanti corroborate da musiche gravi, nonostante l'azione sia lenta e gli avvenimenti pochi, sequenze che esistono solo nella mente dei personaggi, difficolta' di distinguere tra realta' ed immginazione, architetture ed interni impersonali e freddi, presagi di tragedia incombente che rimangono a lungo senza conseguenze, costituiscono ambientazione e contesto in cui agiscono i personaggi, ben interpretati. Bravissimo l'attore protagonista, che deve reggere i due ruoli dei sosia, con poche ma marcate differenze tra i due. Forse per conseguenze legate alle diverse storie di vita, l'attore sembra piu' volitivo, coraggioso e spregiudicato del professore. Brave anche le due attrici protagoniste, fisicamente non molto diverse, ma d'indole opposta. La donna del professore, ben proiettata nel mondo del lavoro, sembra avere problemi nei rapporti - fisici e sociali - con il maschio; la donna dell'attore, futura madre, sembra non svolgere altra attivita' se non quella di occuparsi della sopravvivenza dell'integrita' della famiglia, cogliendo per gradi le differenze tra i due sosia e accettando quello che ritiene piu' adatto al ruolo di compagno di vita e futuro padre. Incisivo infine il, seppur breve, ruolo di Isabella Rossellini, la donna che, in linea con lo spirito femminile, capisce quali eventi sono in corso. Un film di non facile comprensione, molto lento e, nonostante la breve durata, ricco di contenuti, a mio parere esprime una visione sulla dicotomia uomo-donna, e sull'eterna' conflittualita' dei due spiriti, nonostante la comune tensione alla perpetuazione della specie; il tutto in un "contenitore" apprezzabile per atmosfere, montaggio, livello della recitazione e colonna sonora.

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