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Now You See Me - I maghi del crimine

Regia di Louis Leterrier vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Now You See Me - I maghi del crimine

di Utente rimosso (BorisG)
3 stelle

"Now You See Me - I maghi del crimine" è un'occasione mancata.

 

Un budget alto, un buonissimo cast (Morgan Freeman, Mark Ruffalo, Michael Caine, Jesse Eisenberg...), un'idea di base originale, delle location mozzafiato: aveva tutti mezzi per essere un ottimo blockbuster, peccato che il regista, il francese Louis Leterrier, abbia sprecato la sua occasione.

Ma andiamo con calma.

 

La trama racconta, in breve, le gesta dei Quattro cavalieri, un gruppo di illusionisti che commette rapine durante gli spettacoli di magia, davanti agli occhi increduli di migliaia di spettatori, e parallelamente le indagini dell'agente dell'FBI Dylan Rhodes che cerca di assicurarli alla giustizia.

Premetto che sono incattivo dal fatto di amare il mondo della magia e dei giochi di prestigio e di essere stato colpito molto posivitamente dal trailer, quindi la mia recensione potrà sembrare troppo spietata e severa. Ma sono un tipo passionale.

 

La regia, seppur a volte troppo frenetica, e la fotografia sono buoni, niente di speciale. 
L'unica enorme pecca del film è la stramaladetta sceneggiatura che, al contrario di quanto sembra volerci dimostrare hollywood negli ultimi anni, non può essere sostituita da un buon ritmo e da sequenze d'azione sempre più spettacolari e pirotecniche. Perchè nonostante questo film intrattenga e abbia numerose scene ad effetto, dopo la visione, quando lo si valuta a mente fredda e non distratti dai milioni di flash, vengono fuori tutti i numerosi errori, le banalità e le forzature che lo rendono un film da evitare.  A partire dai piccoli errori, come gli spettatori allo spettacolo che in un decimo di secondo tramite telefono riescono a controllare il proprio conto in banca, ad arrivare ai clichè, come la forzatissima storia d'amore fra l'agente e la bella francesina, per concludere con le puttanate vere e proprie, come il finale. Ma di questo voglio parlarne dopo.

Il regista non solo dimostra di non saper evitare la CGI invasiva per mettere in scena i giochi di magia e di dover tirare fuori dal cilindro (per rimanere in tema) spiegazioni al limite dell'assurdo pur di stupire lo spettatore, ma insieme agli altri due sceneggiatori (sì, perchè per scrivere una trama che fa acqua da tutte le parti ci si sono messi addirittura in tre) da prova di non saper gestire un cast di attori tanto ampio. Infatti possiamo ammirare un Michael Caine che appare per 15 secondi di pellicola, un Morgan Freeman che, da unico personaggio interessante, si trasforma in "spiegone umano che appare quando vuole all'interno della pellicola", e i quattro protagonisti, di cui non vengono approfonditi i rapporti (nonostante la pellicola duri quasi due ore) e a cui viene concesso troppo poco spazio, a vantaggio dell'agente Dylan, interpretato da Mark Ruffalo, che si rivela un personaggio odioso su tutti i fronti.

 

Ritorniamo al finale, uno dei più forzati che abbia mai visto in vita mia. 
Rullo di tamburi... l'ideatore di tutto è lo stesso agente dell'FBI che per tutto il film cerca di acchiappare i quattro prestigiatori, il quale obiettivo era vendicare la morte del padre, prestigiatore anch'esso, morto anni prima.
Tralasciando le infinitesimali probabilità che avrebbe un piano del genere di essere portato a compimento, viste tutte le variabili da considerare, davvero era necessario inserire il solito finale a sorpresa alla "Soliti sospetti" e rovinare un film che di certo non era già un capolavoro? E inoltre aggiungerci il melenso epilogo sul ponte parigino?

Per concludere, anche se ne avrei da dire ancora, "Now You See Me" è una delusione totale.

Un film che ha preteso più di quello che dovrebbe essere, un film di puro intrattenimento, e che soffre di una sceneggiatura che non sta in piedi e di un finale al limite del ridicolo. Per i quasi 120 minuti di pellicola vi stupirà e divertirà ma, una volta spenti i riflettori e acceso il cervello, si rivelerà essere un film incosistente e incocludente, nonostante il regista avesse tutte le carte (truccate) per fare un buon gioco di prestigio.

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