Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film
Dal trailer non mi ero reso conto che è a tutti gli effeti un cyberpunk. Addirittura del tipo più vicino ai temi "classici" di Gibson e Sterling, che nel cinema è rappresentato meglio dal sottovalutato NIRVANA di Salvatores che non dal pluri-osannato MATRIX. C'è il mondo decadente in preda a povertà, violenza e differenze sociali abissali; c'è il sottosuolo dei trafficanti di bio-elettronica, ci sono le corporazioni onnipotenti, c'è perfino la coesistenza/concorrenza tra ingegneria genetica e bio-meccanica. Tutti ingredienti che si amalgamano pure bene, se non fosse per una storia troppo standardizzata. Come molti altri autori stranieri, una volta approdato a Hollywood, anche Blomkamp ha dovuto abdicare alle leggi del mercato. E' riuscito almeno a conservare il suo "marchio di fabbrica": la Los Angeles disgraziata del futuro è la replica del "Distretto 9". Ma combattimenti, inseguimenti e sparatorie la fanno da padrona. Nemmeno la buona interpretazione di diversi attori, tra cui la spietata "golpista" Jodie Foster, il trafficante zoppo Wagner Moura e, tutto sommato, anche lo psicopatico cattivo Sharito Copley, risollevano il film da quel sapore di "già visto" che pervade tutti i prodotti "made in Hollywood".
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