Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
La grande bellezza è anche la ricerca di Sorrentino per il piacere visivo. è un film di rara qualità cinematrografica, con immagini stupende, varie, un arcobaleno di idee e inquadrature. A servizio di una Roma forse più nascosta e degna di tale bellezza. Ma quando le immagini raggiungono questo livello forse iniziano ad esigere anche un messaggio all'altezza. e qui è un altro discorso.
Non credo sia possibile accompagnare i protagonisti nel loro viaggio senza pensare a Marcello e alle sue notti da DolceVita nella capitale, e forse anche per questo si spiega l'enorme successo del film all'estero e soprattutto oltre oceano dove erano perdutamente innamorati di Federico.
Pensando alla "grande bellezza" in bianco e nero si ricorda la voglia di allora di mostrarci un quadro sociale, uno spaccato della vita che il cinema aveva dimenticato preferendogli contadini, operai e disoccupati.
Mentre ora, nei bellissimi colori di questo film, ci viene mostrato il vuoto che caratterizza chi si ferma, chi si siede e non vive, chi perde quella curiosità che poi è vita di chi viaggia.
Si perchè la grande bellezza è un viaggio tra chi non viaggia più, tra chi ha bisogno di ripartire a viaggiare e quindi di tornare a far battere il cuore, tra chi è fermo e vuoto e non prova più interesse per niente.
fino alla tanto attesa partenza...
forse un film più "bello" che interessante, ma non necessariamente un difetto. io l'ho guardato con vivo interesse e partecipazione e sono sicuro che per giorni continuerà e girarmi per la testa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta