Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Piccola premessa! A mio parere c'era un solo film che doveva vincere l'Oscar come migliore pellicola straniera e ne ho avuto la conferma dopo aver visto questo. Sto parlando de "Il sospetto" di Vinterberg... per quanto mi riguarda un film clamoroso!!
Ma tralasciando premi e quant'altro torniamo alla pellicola di Sorrentino. Difficile dire se sia rimasto deluso o meno, in fondo non sapevo bene nemmeno io cosa aspettarmi prima della visione, soprattutto considerando che è il suo primo film che mi guardo.
Resta comunque il fatto che non rientro nella categoria di chi sostiene "o lo si ama o lo si odia"... semmai potrei dire di aver amato certe scelte e di averne odiate altre con un risultato finale più che discreto ma povero di coinvolgimento e non molto entusiasmante.
Sicuramente ottima la regia, e lo si capisce sin dall'inizio. Su questo credo ci sia poco da dire. Sorrentino ci regala uno splendido affresco di Roma, della quale contrappone bellezze storiche a lati più tetri, fierezza ad aspetti decisamente più frivoli. E queste contrapposizioni funzionano alla grande, così come funziona l'alternanza classico-moderna delle musiche. Non mi stupisco, quiindi, che il film sia piaciuto maggiormente all'estero, in particolare agli Americani.
Circa il cast brilla ovviamente Servillo, ma non è male nemmeno Verdone anche se, fatta eccezione per il personaggio di Jep, gli altri non sono che semplice contorno.
E ora veniamo a quanto non mi è piaciuto. Innanzitutto il film tralascia del tutto il coinvolgimento emotivo dello spettatore... o almeno, per quanto mi riguarda è stato così. Ok la splendida fotografia, le musiche, la regia, ma anche le emozioni dovrebbero essere prese in considerazione. Qui scarseggiano, per non dire che mancano del tutto.
Per non parlare di certi passaggi del tutto ininfluenti ai fini della trama, così come una suspance che, a volte, raggiunge livelli inverosimili per poi sgonfiarsi come un palloncino bucato. Chiaro riferimenti al flashback di Jeb in cui rivede il suo unico, vero amore. Qui ci si sente quasi presi in giro per come si risolve il tutto.
Infine il difetto che, più di tutti gli altri, avevo previsto pur non conoscendo il regista. Mi è parso, infatti, che il film risulti a tratti presuntuoso e sfoggi un pò troppi virtuosismi e auto-elogi; anche i dialoghi, spesso, risultano fin troppo montati ad arte e quindi fasulli... cosa che, oltre non piacermi a livello personale, rende la pellicola anche piuttosto lenta e pesante.
In sostanza niente di così eccezionale, ma nemmeno la porcheria che dicono molti. Forse, come capita spesso, la verità sta nel mezzo. E per quanto mi riguarda è proprio lì che finisce il mio commento, nel mezzo... e lo dimostra anche il voto. Un pò poco per l'Oscar? Probabilmente sì, ma in fondo non è una semplice statuetta a decretare quale film sia migliore degli altri quindi va bene così.
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