Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Torna Sorrentino ai suoi migliori livelli dopo il mezzo passo falso di “This Must Be the Place”. Il regista partenopeo si lascia forse andare a qualche arzigogolo eccessivo, ma il risultato resta un ottimo film ingiustamente criticato da tanti (troppi). VOTO: 8
Dopo il mezzo passo falso di “This Must Be the Place”, torna Sorrentino al suo miglior livello con questo ritratto onirico e grottesco della vacuità della Roma (e delle società in genere) odierna. Certo il regista Napoletano si lascia andare ad arzigigoli e dettagli dei dettagli dei dettagli che a qualcuno -viste le critiche- devono evidentemente esser risultati fastidiosi. Ma mi chiedo, non faceva così anche Fellini? E allora perché se si incensano le opere del Maestro Riminese ci si va giù duri invece contro questo lavoro di Sorrentino? Per quel che riguarda gli attori, eccellente come al solito Servillo, ma nota di merito anche per Carlo Verdone, soprattutto per la modestia dimostrata nell'accettare un ruolo secondario. Sono restato poi impressionato dall'aspetto di Serena Grandi, che avevo visto per l'ultima volta solo 4-5 anni fa, in un film di Pupi Avati e non aveva certo la stazza 'alla Paolo Villaggio' messa invece in mostra in “La grande bellezza”. Un film da vedere.
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